Turismo, il futuro è #adesso. La nostra campagna

La grande chance. ‘Il Telegrafo’ in campo

Una suggestiva immagine dei fossi in Venezia

Una suggestiva immagine dei fossi in Venezia

Livorno, 23 novembre 2017 - CI SONO luoghi del cuore che hanno un’anima. Altri che, strada facendo, l’hanno persa. Ci sono città che hanno innumerevoli luoghi del cuore. Altre meno, ma capaci comunque di emozioni senza pari. Ci sono posti in Toscana che hanno solo carattere (bello o brutto che sia) ma che, purtroppo, hanno celato ogni sentimento di empatia emozionale con chi non ne porti i natali. Un paradigma che, purtroppo o per fortuna, si addice a Livorno.

Città Turistica, volutamente con la T maiuscola. Città estremamente Turistica (e sottoliniamo ancora con la T maiuscola), ma incapace di comprendere questa sua naturale vocazione. Perché se è vero com’è vero che per i livornesi Livorno è la città più bella del mondo, è altrettanto evidente che questo luogo di terra e di mare potrebbe esserlo anche per chi indigeno non è. Da questa riflessione c’è più poesia di quello che sembra rispetto a un indirizzo strategico che ha poco di letterario e molto di empirico. Città Turistica significa soldi, indotto, prosperità, lavoro, investimenti, decoro e via elencando in una serie di opportunità collettive cui Livorno ignora di poter aspirare. E invece questo è assolutamente sbagliato. Un errore tattico che la città deve correggere. Anche in corsa, perché no. Se vuole avere una nuova chance.

Diversa rispetto agli assistenzialismi di sorta e a un’economia basata solo sul porto. Il tempo c’è. Le potenzialità pure. Il Telegrafo, il giornale di Livorno, vuole aprire una riflessione su quale sia la direzione che la città intende intraprendere per uscire dalle secche di una congiuntura tutt’altro che favorevole. Il Turismo, con la T maiuscola, può essere una chiave di lettura? In molti sono pronti a scommetterci. Noi con loro. Perché Livorno, pur non essendone consapevole, è una città Turistica. Con angoli di fotografia e letteratura che il mondo può e deve invidiarci. In molti, dicevamo, sono convinti che la ricchezza possa arrivare dall’enorme patrimonio di luoghi del cuore che la città possiede. Ma serve fare fronte comune, spingendosi oltre i preconcetti. E ribaltando il luogo comune che a nessuno è concesso provare emozioni a Livorno. Eccetto ai livornesi.