Presunti favori sessuali in cambio di lavoro, arrestato carabiniere

Il caso che coinvolge l'Ispettorato del Lavoro: diversi gli episodi contestati al militare, che è stato nel frattempo allontanato

Una pattuglia di carabinieri (foto di repertorio)

Una pattuglia di carabinieri (foto di repertorio)

Livorno 25 luglio 2017 -  Avrebbe chiesto prestazioni sessuali a donne promettendo l'assunzione in esercizi commerciali che aveva sotto il suo controllo. Per questo motivo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Livorno hanno eseguito, su ordine della procura della repubblica, un'ordinanza di custodia cautelare  nei confronti  del sottufficiale dell'Arma che ha comandato il nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Livorno. Questa operazione ha preso  il via un anno fa nel quadro dei controlli voluti dal procuratore della repubblica.

Le indagini sono state  coordinate dai sostituti  procuratori Marrara e Rizzo ed hanno fatto emergere fatti per il quali  si  ipotizzata la sistematica strumentalizzazione dei poteri connessi alla funzione di controllo dell'ispettorato del lavoro per ottenere favori di vario genere ed in particolare prestazioni sessuali.

Il gip del tribunale Antonio Del Forno ha  così ritenuto  sufficienti le prove raccolte per contestare al sottufficiale dei carabinieri i reati di concussione continuata, consumata e tentata. Per cui ha emesso l'ordinanza  di custodia cautelare. Sono emersi dunque almeno sei episodi che vedono come protagonista l'arrestato. Il sottufficiale si sarebbe dichiarato disposto ad aiutare delle donne a trovare un posto di lavoro in cambio di favori personali.  

Allo stesso tempo il sottufficiale avrebbe prospettato verifiche più approfondite agli commerciali che si fossero rifiutati di assumere le donne raccomandava. L’attività investigativa condotta dagli stessi colleghi del militare ha fatto emergere anche falsificazioni di atti e richieste di sconti eccessivi ai negozianti. Gli episodi contestati sono numerosi. Non si esclude possano esserci altri casi, perciò le indagini proseguono anche con l'ausilio di altri carabinieri addetti all'ispettorato del lavoro giunti da Firenze. Intanto il sottufficiale è già stato allontanato da Livorno pochi mesi fa e trasferito fuori regione. Decisiva per lo sviluppo delle indagini è stata la preziosa collaborazione dei cittadini interessati.