Nubifragio di Livorno, Montenero Basso ha visto la morte in faccia, "L'acqua alla gola"

Un piccolo ruscello è diventato un fiume in piena e ha travolto la frazione nella maledetta notte tra sabato 9 e domenica 10 settembre

I cittadini si uniscono e spalano a Montenero Basso

I cittadini si uniscono e spalano a Montenero Basso

Livorno, 11 settembre 2017 - Montenero Basso è sconvolta. Dopo il nubifragio di Livorno, la frazione collinare prova a rialzarsi ma anche qui ci sono fango e distruzione ovunque. Piazza delle Carrozze è l'epicentro del dramma, con negozi, un bar e un ristorante completamente invasi dai detriti nella notte tra sabato e domenica intorno alle quattro del mattino. Tutti danno una mano, con pale, secchi e stracci.

Portano fuori i frigoriferi del ristorante, i tavoli e le sedie. Tanti ragazzi a pulire e a salvare quello che si può. Più avanti, ai pian terreno delle case c'è solo distruzione. "Mi sono salvato ma avevo l'acqua che mi arrivava al petto - dice Gianluca - non so come ho fatto. Mi sono rifugiato alla sede della Misericordia qui di fronte". Proprio i volontari della Misericordia di Montenero Basso sono un appiglio a cui molti si aggrappano. E i ragazzi ininterrottamente da ieri aiutano a spalare e a rimuovere detriti. 

Il colpevole di questo dramma è il Rio Stringaio, poco più di un rigagnolo che in quella maledetta notte, caricato da duecento millimetri d'acqua caduti in poco più di un'ora, è diventato un fiume in piena. Scorre interrato, sotto piazza delle Carrozze, ma la furia delle acque lo ha fatto esondare e in un attimo tutto è stato coperto dalla melma. 

Molti vorrebbero piangere ma preferiscono guardare avanti. Fuori dalle case, c'è una vita intera che stava tra quattro mura e ora è da buttare: televisori, biciclette, elettrodomestici, divani ormai impregnati di fango. Tutto quello che era stato comprato con sudati risparmi è da buttare. E ci sono problemi anche per la casa di riposo Santa Maria, dove un muro lungo otto metri è crollato. La struttura dell'ospizio non ha subito danni ma il danno esterno è grave. "Non sappiamo come fare - dice il gestore Walter Profeti - Ci sono molte persone che lavorano all'interno della struttura, riparare il muro costerà molto, temiamo per il futuro".