Uccise il cane a fucilate. Otto mesi di lavori sociali

Snoopy venne ammazzato nel 2015 con un colpo di carabina. L'imputato è reco confesso. I proprietari del cane: "Ingiusto, non finirà qui"

Gli avvocati Pezone e De Pasquale con la famiglia Lucisano

Gli avvocati Pezone e De Pasquale con la famiglia Lucisano

Livorno, 19 settembre 2017 -  IL PROCESSO per l’uccisione del cane Snoopy, avvenuta nell’agosto 2015 e per il quale c’è un imputato reo confesso, arriva a una nuova svolta. Dopo l’udienza di luglio e la costituzione record di sette parti civili – Enpa, Animanimale onlus, Animalisti italiani, Lega per l’abolizione della caccia, Lega nazionale per la difesa del cane e Comune di Livorno – il giudice monocratico Carlo Cardi ha accolto la richiesta della difesa di procedere con la messa alla prova dell’imputato. 

«Si tratta di un periodo di otto mesi – spiega Giovanna De Pasquale, legale della famiglia proprietaria del cane – La nuova udienza è fissata per l’8 maggio 2018 alle ore 13, quando valuteremo l’andamento complessivo delle varie attività svolte, che dovranno essere rendicontate in modo preciso e puntuale dalle associazioni presso le quali i lavori di pubblica utilità si svolgeranno».

«NON FINISCE così – tuona Arianna Lucisano, padrona di Snoopy – La messa alla prova di svolgerà all’Svs e all’Arci, per noi è stato previsto un risarcimento di 15mila euro. Inoltre al Comune di Livorno andranno pochi spiccioli e niente alle associazioni: siamo indignati e dispiaciuti, non è questo che volevamo, noi volevamo giustizia. Il fatto che il nostro cane sia stato ucciso in quel modo crudele, sul balcone di casa e con premeditazione visto che la carabina era stata modificata, è semplicemente assurdo e merita una punizione esemplare. A maggio prossimo il giudice leggerà il report degli assistenti sociali, vedremo l’andamento di questo lungo periodo. Fatto sta che il danno etico, perché Snoopy era cane di famiglia, liquidato con 15mila euro non basta. Vogliamo ancora giustizia».

Irene Carlotta Cicora