Rissa-choc in piazza Cavour. Ansia e paura tra i residenti

Polizia al lavoro per far luce sui fatti. Acquisite altre immagini

I rilievi della polizia poco dopo la tremenda rissa di sabato

I rilievi della polizia poco dopo la tremenda rissa di sabato

Livorno, 14 agosto 2017 - Dopo le grida, le botte e la tensione, ora sale la paura. Tanta paura. L’angoscia in città si fa sempre più palpabile viste e considerate le immagini tremende che nella giornata di sabato hanno fatto il giro del web. Video circolato sui social network e girato da un testimone che ha ripreso parte della feroce rissa andata in scena in piena notte nella zona di piazza Cavour.

Un uomo di nazionalità tunisina infatti intorno alle 5.30 di sabato è stato trovato privo di sensi in via delle Bandierine dopo un violento scontro con altri connazionali, rissa inquietante che ha avuto come location la zona tra via Sardi, piazza Cavour e la stessa via delle Bandierine. Sei-sette persone si sono rincorse, prese a botte.

Urlavano, gridavano, si spintonavano. I motivi non sono ancora del tutto chiari, ma la squadra mobile – a cui sono affidate le indagini – sta andando avanti per capire bene tutto quello che è accaduto. «La questione – ci dicono – è ampiamente seguita, gli investigatori di Livorno stanno lavorando alacramente per esprimere delle risposte celeri alle istanze di sicurezza». Il sindaco Nogarin, intanto, sabato sera ha riferito che due dei responsabili sono stati fermati e altri due riconosciuti. La caccia ora è nei confronti degli altri protagonisti del Far West cittadino, considerando che uno di loro è ancora in ospedale dopo il trauma cranico riportato. La polizia non ha acquisito soltanto il video che è stato girato dal testimone e che ha fatto il giro del web, ma anche altri filmati che sono stati registrati dalle telecamere di sorveglianza di alcune attività e istituti di credito della zona.

Dunque video al setaccio e caccia ai responsabili, con il sindaco che ha chiesto subito un incontro al prefetto per confrontarsi su sicurezza, zone di spaccio e ordine pubblico. Intanto in città, e specialmente nelle zone del centro, sale la paura. Persone che hanno il timore di tornare alla propria auto, residenti terrorizzati dall’uscire di casa e rientrare a tarda notte. Il grido è univoco: «Servono più controlli anche durante la notte, pattuglie presenti nelle zone più a rischio. Vogliamo essere tutelati e non sentirsi in balia di chi terrorizza i nostri figli».

paolo biagioni