Ombrelloni lasciati in spiaggia per prenotare la prima fila, scatta il sequestro all'Elba

Blitz della Guardia Costiera nelle zone in cui questa moda "cafona" è più diffusa

Un momento del sequestro

Un momento del sequestro

Portoferraio (Isola d'Elba), 27 luglio 2017 - La moda di lasciare l'ombrellone in spiaggia per prenotare in questo modo la prima fila il giorno dopo è fastidiosa e caratterizza l'estate "cafona". Moltissime le lamentele all'Elba, tanto che la Guardia Costiera, all'alba di giovedì 27 luglio, ha organizzato un blitz in almeno quindici spiagge tra le più conosciute e nelle quali questa sgradevole moda era più diffusa. Sono scattati in questo modo i sequestri degli ombrelloni e delle sdraio piazzate dai bagnanti per assicurarsi il giorno dopo un posto in prima fila. 

«Il nostro obiettivo – spiega il comandante della guardia costiera elbana, capitano di fregata Renato Cozzani – è garantire la fruizione alla collettività degli spazi demaniali marittimi liberi. Per questo motivo abbiamo messo in atto questa importante operazione che ha visto l'impiego simultaneo di 5 nostre squadre in tutta l'isola. Si tratta di controlli che ripeteremo periodicamente e costantemente. Non ci fermeremo a questa prima operazione».

Le spiagge interessate dalle verifiche della guardia costiera sono state quelle di Cavo (lungomare Kennedy), San Bennato, Fornacelle, cala Seregola e Frugoso nel comune di Rio Mariìna; Marina di Campo, Cavoli e Seccheto nel comune di Campo nell'Elba; Lido e Lacona nel comune di Capoliveri; Biodola, Padulella, Capo Bianco, Magazzini, Enfola e Bagnaia nel comune di Portoferraio e Campo all'Aia nel comune di Marciana. In totale sono stati posti sotto sequestro 42 ombrelloni, 34 tra lettini e sdraio, 21 teli da mare, 31 picchetti e 7 basi per ombrelloni che occupavano una superficie complessiva di arenile pari a circa 300 metri quadrati.