L'onda toscana a X Factor: Ros, Nigiotti, Camille (e Drusilla Foer in giuria)

Le voci toscane fanno il pieno di sì al talent show di Sky

I Ros a X Factor; in alto a destra Enrico Nigiotti, sotto Drusilla Foer

I Ros a X Factor; in alto a destra Enrico Nigiotti, sotto Drusilla Foer

Livorno, 29 settembre 2017 - Fate largo, un'onda toscana travolge i provini di X Factor 11. Alle "auditions" infatti spopolano alcune voci toscane, con un pieno di "sì" da parte della giuria composta da Mara Maionchi, Fedez, Manuel agnelli e Levante.

La star della prima puntata è stata Camille Cabaltera, filippina trapiantata da anni a Montecatini Terme, grande voce e solida preparazione vocale e musicale. Si è esibita al piano suonando il suo inedito "Worth it", pezzo molto bello che farà parte di un suo progetto artistico del prossimo futuro.

Poi altri hanno seguito la scia del consenso ottenuto da Camille: volti nuovi e volti noti. Tra i primi una gradita sorpresa, i freschissimi Ros, arrivati da Montepulciano. Il primo impatto? Molto rock, visti i capelli fucsia della vocalist (il gruppo è un trio, Camilla leader al femminile e maschietti a latere, Kevin al basso e Lorenzo alla batteria, studenti dai 20 ai 23 anni) che ha poi intonato una cover molto originale di un grandissimo classico come I put a spell on you, brano del '66 di Screamin' Jay Hawkins. Brano monumentale, splendido, ma difficile e soprattutto già "coverizzato" dai più grandi della storia recente (tanto per dire, i Creedence Clearwater Revival) e quindi a rischio paragoni scomodi. Eppure i Ros hanno impressionato non solo per la limpida precisione della voce, ma anche per la capacità di reinventarla in modo molto personale e originale. E' andata bene, a giudicare dal commento di Manuel Agnelli: "Questa era molto personale. Molto bene, molto bene, molto bene".  E se Levante ha consigliato alla cantante di non cambiare colore di capelli, Mara Maionchi ha provato a tendere una trappola: "Cantate mai in italiano?", ha domandato sulla scorta di un suo pallino, cioè la difesa dall'invasione anglofona. Ma i Ros hanno risposto in maniera spiazzante spiegando che in realtà loro cantano prevalentemente in italiano. E non potevano che essere quattro sì.

Poi è stata la volta di un volto molto conosciuto: il 30enne Enrico Nigiotti, di Livorno. Anni fa, era il 2009, lo incontrammo ad "Amici di Maria De Filippi", andava anche bene ma quando si trovò a dover sfidare la sua ragazza di allora, anch'ella in gara, decise cavallerescamente di autoeliminarsi per non doversi scontrare con il suo amore. Fece parlare di sé, poi la storia finì ma Nigiotti rimase noto tra i seguaci dei talent come il concorrente cavaliere. Lo ritrovammo nel 2015 al Festival di Sanremo con il brano "Qualcosa da decidere". Era un buon pezzo, ma non andò come sperato. Alla terza puntata della audizioni Nigiotti, in passato forte della spinta della Sugar di Caterina Caselli, si è ripresentato su un palco, quello di X Factor, alla ricerca della terza occasione. La voce è sempre bella, Mara Maionchi sui è emozionata a rivederlo e lo ha anche voluto abbracciare. Il suo inedito, un pezzo struggente voce-e-chitarra, ha riscosso gli applausi del pubblico e i quattro sì della giuria.

Ma non c'è solo la gara: la Toscana si affaccia anche in giuria. Non in quella "ufficiale", ma in quella parallela dello Stra Factor, che porterà accanto alle puntate serali di X Factor il concorso demenziale con i personaggi più caratteristici tra quelli che sono stati scartati dalle selezioni ufficiali. Accanto a Elio degli Elio e le storie tese e a Jake La Furia, tra i fondatori dei Club Dogo, c'è infatti Drusilla Foer - al secolo Gianluca Gori -  che come personaggio è piuttosto difficile da spiegare. Fiorentina, stella di Youtube prima, del teatro poi, già vista in tv grazie a Serena Dandini che l'ha voluta come opinionista, ma anche al cinema con Ozpetek, la "nobildonna fiorentina" - ma lei stessa dice di non essere affatto una nobildonna - che ha come unico lusso la domestica Ornella, è sagace, acutissima, divertente, in aggiunta pure con un'età imprecisata ma non più giovanissima (non ce ne voglia, madame).

E allora la Toscana è pronta a fare il tifo per i suoi esponenti: tre voci, tre storie e tre stili diversi ma tutti davvero di grande impatto.