Livorno, occasione persa. Con l'Arezzo è solo 1-1 / Twitter

Gli amaranto di Sottil si illudono con Maiorino dopo 13 minuti. Gli ospiti pareggiano con D'Urso al 66'

Un momento della partita (Foto Novi)

Un momento della partita (Foto Novi)

Livorno, 8 ottobre 2017 – Il Livorno butta alle ortiche una grande occasione e non va oltre il pareggio per 1-1 contro l'Arezzo al 'Picchi'. La sfida numero 45 fra le due squadre va in scena davanti a quasi seimila spettatori. Gli amaranto padroni di casa vorrebberro centrare il quinto successo consecutivo e allungare così il passo in vetta alla classifica, ma incappano in una serata che non è delle migliori. E perdono la leadership a vantaggio del Siena vittorio a Olbia.

Sottil parte con l'inedito tandem d'attacco Montini-Murilo per dare fiato a Vantaggiato (che finalmente toglie la maschera di protezione del volto) e Doumbia. Sugli spalti della Nord campeggia lo striscione dell'Armata Amaranto, ma sono subito gli ospiti a mostrare i denti collezionando tre corner nei primi quattro minuti. Poi Murilo vola in contropiede, ma viene fermato al limite dell'area avversaria. Si capisce subito che Livorno e Arezzo hanno voglia di giocare e di vincere: nessun timore reverenziale, niente complimenti.

Al 13' il Livorno passa. Maiorino confeziona il suo secondo capolavoro da quando indossa la maglia amaranto: insacca il gol del vantaggio approfittando di una doppia respinta in area di Borra. Freddo, cinico, spietato, il 'Maior' mette subito il punto esclamativo sul match.

Ma nessuno si illude che sia una passeggiata. La tensione è altissima, i contrasti sono forti. L'Arezzo è squadra tosta, non ci sta a chinare il capo e si tiene costantemente alto alla ricerca di Moscardelli. L'arbitro Dionisi ha il suo da fare per tenere la situazione sotto controllo in una partita che col trascorrere dei minuti si fa più velenosa che bella. Al 34' il Livorno potrebbe raddoppiare. Maiorino è velocissimo a scendere sulla destra e a mettere un pallone delizioso nell'area: sul rasoterra si avventa Montini che tocca ma non riesce a dare la deviazione vincente giusto per un soffio e la palla finisce sul fondo per pochi centimetri. Livorno più agguerrito e determinato, più abile nel giocare 'in concerto' con i suoi orchestrali, ma l'Arezzo non è facile da scardinare. E al 45' Mazzoni devìa in corner il tiro del potenziale pareggio aretino.

Nella ripresa partono grintosi gli ospiti, che del resto non hanno alternativa. Il Livorno deve amministrare ma non può mettersi a sedere perché il vantaggio è minimo. Sottil urla, si sbraccia, si trattiene a fatica nella sua area tecnica: ha ragione, perché la squadra perde un po' la bussola e non riesce a riorganizzarsi. Il ritmo è meno vibrante rispetto al primo tempo e il gioco è spezzo spezzettato perché l'arbitro è costretto a numerosi interventi. La manovra del Livorno non ne trae giovamento perché non trova il bandolo della fluidità. Al 61' Sottil opera un doppio cambio: fuori Montini e Franco, dentro Vantaggiato e Morelli.

Ma cinque minuti più tardi l'Arezzo pareggia. D'Ursi (entrato al posto di Corradi) trova il gol della domenica: spara da fuori area e trafigge Mazzoni. Un gran gol, davvero, sul quale la difesa amaranto pecca di leggerezza per aver consentito al giocatore di assestarsi la palla sul piede giusto, prendere la mira e sparare sicuro a rete.

Livorno disorientato, stordito. Sottil corre di nuovo ai ripari: fuori Giandonato e Murilo, dentro Bruno e Doumbia. Il ritmo si velocizza un po', ma l'Arezzo si mostra un buon complesso e sa chiudersi senza serrarsi, lasciando davanti Moscardelli supportato da D'Ursi per le ripartenze. Al 76' esce Maiorino ed entra Ponce: Sottil punta sulla trazione anteriore, rabbia e bava alla bocca. Il pareggio va di lusso all'Arezzo, non certo al Livorno che però stasera fatica molto più del solito a fari girare la palla con efficacia e a concretizzare.

Gli amaranto si buttano all'attacco a testa bassa negli ultimi dieci minuti a disposizione, ci provano in tutti ma peccano di lucidità. L'Arezzo alza la diga, sfrutta come può le perdite di tempo e imbriglia il gioco. Finisce 1-1, con il Livorno che butta al vento una bella occasione.

Alessandro Antico

Così il Livorno: Mazzoni, Pedrelli, Pirrello, Gasbarro, Franco (61' Morelli), Giandonato (7' Bruno), Luci, Valiani, Maiorino (76' Ponce), Murilo (7' Doumbia), Montini (61' Vantaggiato).

Arbitro: Dionisi (L'Aquila).

Marcatori: 13' Maiorino, 66' D'Ursi

Note: Spettatori: 5.967; ammoniti: Corradi, Vantaggiato. Recupero: 1' nel pt e 5' nel st.