ElbaBook Festival, apertura con dedica a Lorenzo Claris Appiani

Il ricordo dell'avvocato ucciso nella strage del tribunale di Milano tra i momenti più significativi della kermesse

La piazza principale di Rio nell'Elba durante una delle edizioni di ElbaBook Festival

La piazza principale di Rio nell'Elba durante una delle edizioni di ElbaBook Festival

Rio nell'Elba, 8 luglio 2017 - Il premio alla traduzione letteraria 'Lorenzo Claris Appiani', intitolato all'avvocato tra le tre vittime della strage al tribunale di Milano del 9 aprile 2015, anche quest'anno inaugurerà l'ElbaBook festival dedicato all'editoria indipendente, in programma a Rio nell'Elba ( Livorno) dal 18 al 21 luglio. Cinque i titoli selezionati dalla giuria tecnica, presieduta dall'Università per stranieri di Siena, che coordina il premio, alla sua seconda edizione grazie al sostegno della famiglia Appiani e di Locman Italy.

«Quest'anno il focus è stato sulla Russia - spiega Giulia Marcucci, docente dell'Unistrasi e membro della giuria tecnica - e occorre sottolineare quanto la loro narrativa contemporanea resti all'ombra dei grandi classici che hanno conquistato il pubblico di più generazioni. Si percepisce una penuria di informazione e promozione delle nuove uscite, se si esce dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori.Allora ci auguriamo che grazie al pemio Appiani possano avere più visibilità opere nascoste, valorizzando lo sforzo di valenti traduttori e piccoli editori».

Nella cinquina indicata dalla giuria 'Che disgrazia l'ingegnò (Marchese) di Aleksandr Griboedov e tradotto da Marco Caratozzolo; 'Cremlino di zuccherò (atmosphere libri) di Vladimir Sorokin e tradotto da Denise Silvestri; 'La violetta notturna e altre poesiè (Ladolfi) di Aleksandr Blok e tradotto da Nilo Pucci; 'Marzabottò (Edizioni della Laguna) tradotto da Alice Maccioni; 'Requiem per un soldatò (Meridiano Zero) di Oleg Pavlov e tradotto da Rosa Mauro.