È morto Beppino Mancini. Livorno perde il depositario dell'autentica ricetta del cacciucco

Aveva 72 anni era il proprietario del ristorante dei vip La Barcarola

Giuseppe Mancini 'Beppino' patron de La Barcarola

Giuseppe Mancini 'Beppino' patron de La Barcarola

Livorno, 1 giugno 2022 - La città di Livorno perde uno dei suoi più conosciuti personaggi, è morto Giuseppe Mancini per tutti 'Beppino' il patron del ristorante La Barcarola. Aveva 72 anni e sin da quando aveva 20 anni ha sempre lavorato nel ristorante livornese. I funerali avranno luogo domani, 2 giugno, in Duomo alle 15.

Beppino è stato il depositario dell'autentica ricetta del cacciucco alla livornese.  La Barcarola ha sempre portato avanti una cucina che rispecchia la tradizione culinaria livornese e Mancini ne è stato l'ambasciatore.

Rappresentava un'eccellenza in città fin dal 1974 quando aveva cominciato a lavorare al ristorante di famiglia. E per il suo cacciucco, ma non solo, era il ristoratore prediletto da Carlo Azeglio Ciampi quando si recava a Livorno, sua città natale.

Nel 2005 addirittura Beppino andò al Quirinale per regalare a Ciampi, che festeggiava 85 anni, come dono di compleanno da parte della città di Livorno, proprio il cacciucco. È dal 1935, quando il nonno di Beppino, Dante Brogi, rilevò una trattoria nelle vicinanze del porto (nel dopoguerra poi l'attività fu trasferita in viale Carducci), che la Barcarola rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della cucina tradizionale livornese.

Una fama che ha spesso varcato i confini cittadini: nel 1986 Beppino fu chiamato a servire Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Firenze. Nel 1996, inoltre, l'allora vescovo di Livorno monsignor Alberto Ablondi volle sempre Beppino a preparare e servire la cena al cardinale Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI.

Il cordoglio del sindaco 

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e l'assessore al Turismo e Commercio, Rocco Garufo, hanno espresso il cordoglio dell'Amministrazione comunale per la scomparsa di Mancini. " Livorno perde una persona che ha rappresentato la cucina labronica ad altissimi livelli, un uomo intelligente e mite, molto legato alla città - ha dichiarato Salvetti - Il suo sorriso lo ha accompagnato in ogni momento della vita, nel lavoro e nel contatto con gli altri. Sempre stato disponibile al confronto ed accogliente. Il mio ricordo di Beppino Mancini nasce con la mia professione di giornalista e con i numerosi momenti vissuti insieme, per interviste e trasmissioni nel suo locale. Più recentemente, da sindaco, abbiamo lavorato insieme per concretizzare la sua richiesta di intitolare la Rotonda di Ardenza al Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi, con cui Beppino aveva un saldo rapporto di amicizia".

"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Beppino Mancini esponente di spicco e da generazioni della cucina labronica - ha aggiunto Garufo - Ricordo la sua apparizione televisiva a dicembre scorso alla trasmissione 'I soliti ignoti' condotta da Amadeus, nel corso della quale ha reso onore e difeso il cacciucco con 5 c. Un vero signore, il cui ricordo rimarrà vivo nei nostri cuori"