"1980. Una lunga estate italiana" Il prof Volpi a Villa Fabbricotti

Domani alle 18.30 presentazione del libro che racconta il rapporto tra musica e politica

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La musica che gira intorno alla politica. E viceversa. Il 1980 è un anno spartiacque. È l’anno in cui cade il pregiudizio ideologico per cui la politica tendeva ad ‘accettare’ solo quegli artisti ‘fedeli alla linea’. I partiti, Partito Comunista e Democrazia cristiana, cambiano prospettiva rispetto alla musica. Rock, pop e persino la discomusic diventano per i partiti la strada per riconquistare le giovani generazioni. Da allora, e per una decina di anni, i concerti vengono quindi utilizzati dalla politica per cercare consensi nuovi. Ne parla, spaziando dai Clash a Bob Marley, da Lou Reed ai cantautori italiani, il professor Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, nel libro "1980. Una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica", pubblicato da Pisa University Press. Il libro sarà presentato domani alle 18.30 a Villa Fabbricotti (in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Livorno). Dialogherà con l’autore il giornalista Federico Bogazzi.