La domanda è: quale sarà il futuro degli 80 stabilimenti del litorale pisano? "La sentenza del Consiglio di Stato che ha imposto la riassegnazione delle concessioni demaniali marittime entro il dicembre 2023 è stata una mazzata – commenta il presidente Sib Pisa Fabrizio Fontani, presente a Livorno alla riunione d’urgenza convocata dal sindacato dei balneari - La scadenza di un rapporto di concessione ci sta, lo possiamo comprendere, ma passare dalla sera alla mattina da 15 a 2 anni non è pensabile. Il nostro litorale – come molti altri – è sempre stato caratterizzato da un’offerta di qualità. Imprese di tradizione che hanno assicurato, di stagione in stagione, professionalità e accoglienza. Si tratta nella stragrande dei casi non solo di investimenti economico-finanziari consistenti, fatti nel tempo e con sacrificio, ma anche di vere e proprie scelte di vita. Famiglie i cui figli non hanno, per esempio, proseguito gli studi per dedicarsi totalmente al lavoro e allo stabilimento balneare. Le ricadute economiche, sociali e occupazionali per il territorio non saranno di poco conto e questo deve essere chiaro a tutti".
"Adesso – prosegue Fontani che farà il punto della situazione con i balneari pisani nelle prossime ore - è il momento del confronto politico: sulla riforma stanno lavorando i ministri Garavaglia, Giorgetti e Gelmini ed è indispensabile che si tenga conto delle posizioni delle associazioni di categoria. Ma c’è anche il doppio fronte delle azioni giuridiche e delle manifestazioni di piazza, necessarie per far capire le nostre istanze. La disponibilità a trovare punti di incontro su una riforma del demanio marittimo c’è – conclude - quello che non siamo disposti ad accettare è la confisca delle nostre imprese".
F.B.