"Acciaierie, un organo di vigilanza"

Piombino, il ministro Giorgetti si impegna a monitorare il rispetto degli accordi da parte di Jindal

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Il ministro dello Sviluppo Ecomomico Giancarlo Giorgetti ieri alla camere ha risposto all’interrogazione del deputato Pd Andrea Romano sulla situazione delle Acciaierie di Piombino. In merito alla presentazione del nuovo piano industriale dell’acciaieria di Piombino, Giorgetti ha detto che "sono attualmente in corso interlocuzioni istituzionali per definire un atto integrativo che dovrà comprendere le soluzioni industriali, fornire concrete opportunità di sviluppo all’are ex Lucchini a Piombino, superare le gravi situazioni di criticità ambientale dell’area, mantenere i livelli occupazionali e assicurare le finalità conservative del patrimonio produttivo dello stabilimento". "L’elemento qualificante dell’integrativo sarà la definizione di una procedura di monitoraggio dell’avanzamento degli investimenti del piano di recupero ambientale e a tal fine sarà istituito un organismo di vigilanza a cui parteciperanno i rappresentanti dei soggetti pubblici sottoscrittori dell’accordo". E sottolinea: "In caso di mancato rispetto degli adempimenti da parte di Jindal i sottoscrittori dell’accordo hanno il diritto di risolvere con efficacia immediata l’accordo di programma che costituisce, peraltro, il presupposto per l’eventuale assegnazione delle commesse da parte di Rete ferroviaria italiana".

"Un’ulteriore riunione di aggiornamento del tavolo dei sottoscrittori sarà convocata a brevissimo, presumibilmente entro l’ultima settimana di giugno" ha aggiunto il ministro.

I sindacati sono perplessi. "Non ci riterremo soddisfatti fino a quando non avremo la certezza della realizzazione di un serio piano di rilancio industriale e fino a quando non rivedremo tutti i lavoratori di Piombino rientrare al lavoro riprendendosi la dignità ed un giusto salario". Lo affermano Guglielmo Gambardella e Lorenzo Fusco, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario Uilm Piombino-Livorno a margine del question time tenuto oggi alla Camera dei Deputati sulla vertenza Jsw Steel Italy.

"Alle affermazioni del ministro Giorgetti, che finalmente si è espresso in prima persona su Piombino, devono seguire azioni incisive per costringere Jindal a rispettare gli impegni assunti con l’acquisizione dell’ex Lucchini nel lontano 2018 e mai rispettati – sottolineano Gambardella e Fusco – non accettiamo che si utilizzi la pandemia come alibi per la mancata realizzazione del piano industriale perché l’imprenditore, fin dall’inizio, non ha mai mostrato il pur minimo interesse per il rilancio dello stabilimento piombinese. Il Governo non sbagli le prossime mosse".