Leccia e Scopaia, la lettera dei ragazzi: "Ecco che cosa chiediamo"

Le richieste al sindaco per la riqualifazione della zona: "Vogliamo essere coinvolti"

Un gruppo di adolescenti (Foto Germogli)

Un gruppo di adolescenti (Foto Germogli)

Livorno, 23 febbraio 2021 - "Ai primi di febbraio sono andato alla parrocchia di Scopaia per parlare con i ragazzi di Leccia e Scopaia. L’ho fatto dopo l’aggressione ai danni del vice parroco di Scopaia don Gregorio (era il 24 gennaio. A picchiarlo sono stati giovani che lui stesso ha detto di non conoscere, ndr). Fatto questo con i ragazzi ci siamo ritrovati al Parco del Mulino con il sindaco Salvetti pochi giorni dopo. I ragazzi poi hanno scritto una lettera al sindaco su mio suggerimento. La lettera (del 14 febbraio) è stata presentata oggi (ieri, ndr) nella seduta congiunta della V e VIII commissione del Comune convocata per discutere dei problemi del disagio dei giovanissimi nei rioni della periferia est".

Lo dichiara Daniele Tornar, presidente della V commissione che ha organizzato la seduta congiunta con Francesca Cecchi presidente dell’VIII commissione. "Tutti i membri delle commissioni si sono espressi a favore di un percorso di ascolto e progettuale per andare incontro ai ragazzi di Leccia e Scopaia - sintetizza così Tornar le oltre tre ore di audizioni e discussioni - che hanno più problemi. Vogliamo realizzare nei fatti un aiuto concreto creando spazi per sport, socialità e formazione lavorativa per sostenere coloro che lasciano la scuola. Purtroppo qui, come in altre realtà della città, c’è un forte abbandono scolastico accentuato anche dalla pandemia. Bisogna fare di tutto affinché questi ragazzi non si sentano da soli".

Nella lettera al sindaco i ragazzi e le ragazze si Leccia e Scopaia hanno messo in fila le loro richieste: "Riqualificare gli spazi verdi nei pressi della chiesa, sistemare il campo da calcio e pallavolo della parrocchia in terra battuta e impraticabili in inverno. Adibire le stanze della ex sede della Misericordia ad attività per i giovani. Corsi di formazione professionale a Leccia e Scopaia con la partecipazione delle imprese della zona. Questa richiesta nasce dalla presenza di numerosi neet".

Sono i giovani che non hanno e non cercano un impiego e non frequentano una scuola o un corso di formazione. Don Gregorio, convocato in commissione, ha sottolineato: "Seguo da tempo un gruppo di adolescenti che prima non erano ascoltati, venivano allontanati e rimproverati per i loro comportamenti. Perciò per reazione si comportavano peggio. Dopo il mio tentativo hanno iniziato a cambiare atteggiamento e a sentirsi responsabili per il loro quartiere. Questo è il risultato delle iniziative di avvicinamento". Il consigliere Carlo Ghiozzi (Lega) ha fatto questa riflessione: "Ci sono associazioni sportive che aprono le loro porte ai ragazzi con pochi mezzi economici per allenarli gratuitamente. Il Comune dovrebbe prestare più attenzione a queste realtà sportive". La consigliera Letizia Semplici (Pd) si è detta "colpita dalla lettera dei ragazzi". Ed ha aggiunto: "Il ruolo delle scuole è fondamentale. Servono scuole aperte al territorio e il territorio aperto alle scuole perché l’educazione serve a prevenire il disagio dando a tutti pari opportunità".

Monica Dolciotti