Afghanistan tra paura e solidarietà La Bonino al Meeting Antirazzista

"Non bisogna dare ai talebani un riconoscimento ufficiale". Le ragioni umanitarie e. il racconto di chi ce l’ha fatta

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"I talebani cercano un riconoscimento ufficiale per avere accesso ai fondi delle Nazioni Unite. Non dobbiamo darglielo questo riconoscimento come accaduto già nel ‘98 quando furono riconosciuti solo dagli emirati arabi". È la senatrice Emma Bonino intervenuta via web al meeting antirazzista di Cecina Mare nel dibattito sulla crisi afghana e l’accoglienza in Europa. Ma Chiara Cardoletti rappresentante Unhcr per Italia, Santa sede e San Marino ha dovuto ammettere che le organizzazioni umanitarie dovranno rapportarsi ufficialmente con i talebani. "Su 39 milioni di abitanti metà hanno bisogno di aiuti umanitari- ha detto- ci sono 4 milioni di sfollati e l’arrivo dell’inverno renderà la situazione ancora più drammatica". "Bene ha fatto l’Italia ad accogliere cinquemila profughi ma non basta – ha detto Filippo Miraglia responsabile immigrazione Arci – se il Canada che ha 36 milioni di abitanti ha dichiarato di accogliere 20.000 l’Europa può dare asilo a 250 mila profughi afghani". "L’alternativa - ha chiuso Miraglia - sono i trafficanti illegali". "Papà, mamma fratelli, sorelle e zie sono stati uccisi dal governo dei talebani – ha detto Alidad Shiri giornalista afghano che vive a Trento – io sono arrivato in Italia 16 anni fa, non conoscevo una parola di italiano, oggi sono laureato in sociologia grazie al lavoro delle associazioni umanitarie italiane. Spero che possano continuare la loro preziosa opera".

R.R.