
Gianmarco Landucci sul Vespucci
Ponsacco, 7 giugno 2025 – Il Corto Maltese di Ponsacco? Si chiama Amerigo Vespucci, ora impegnata in un tour mondiale. Gianmarco ha partecipato come membro della ciurma alla tappa Civitavecchia-Livorno, dal 2 al 4 giugno. Vivendo momenti indimenticabili: “Mi hanno fatto stare al timone per molto tempo – racconta il ragazzo – e ho ammirato il tramonto a prua, in mezzo al mare, di fronte al promontorio dell’Argentario. Emozioni fortissime”.
Gianmarco Landucci e a 17 anni ha già fatto i conti con la nave più rappresentativa che ci sia, l’Gianmarco ha un impeto di libeccio che gli scuote il cuore. Lo ha ereditato dal nonno Alfiero Grappi, che appena abbassava il bandone della ditta, la “Grappi doratura”, scappava a Cecina con la moglie Annamaria Pellegrini, per avventurarsi in barca nel Tirreno. Gianmarco, figlio di Denise e di Nicola, frequenta l’Iti Marconi di Pontedera e intanto coltiva l’arte della marina. Quella vera. Gli piacciono i velieri, quelli difficili da portare. “Sull’Amerigo Vespucci ho fatto diverse attività - racconta - dalle più importanti, come manovrare il timone, alle più semplici: lucidare l’ottone, lavare i ponti con secchiate d’acqua e scopettone, rigovernare gamelle e posate… Poco prima dell’attracco a Livorno, con altri ragazzi, mi hanno fatto riordinare le cime a terra, affinché non si intrecciassero”. Gianmarco sapeva dove mettere le mani: ha cominciato a giocare con le barche a dieci anni e da tre lo fa a livello agonistico, al Circolo velico Pietrabianca di Vada. È tesserato Fiv (la Federazione italiana Vela), ha partecipato a due campionati italiani Giovanili - sul Garda nel 2023 e a Pescara nel 2024 - e a numerose regate zonali. È arrivato primo in una nazionale. Questa primavera, all’Isola d’Elba, ha ottenuto il brevetto di aiuto istruttore. L’esperienza sulla Vespucci gli ha lasciato un solo rammarico: “Mi sarebbe piaciuto trascorrere ancora più tempo a bordo”, dice Gianmarco sorridendo.