Livorno, 27 dicembre 2022 - Il commercio di prodotti non a norma prolifera in ogni stagione, ma durante le festività natalizie subisce un’accelerazione. Proprio per contrastare questa prassi illegale, le Fiamme Gialle di Livorno hanno intensificato i controlli nell’ambito dell’operazione ’Natale sicuro’ per contrastare l’importazione e la vendita di beni non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea. Grazie a questa attività i militari della Guardia di Finanza, in un negozio gestito da cittadini di nazionalità cinese, hanno trovato e sequestrato 100 alberi di Natale (tutti medio grandi) tutti privi dei dati relativi all’importatore, al distributore, al luogo di produzione, alle avvertenze sul contenuto dei materiali, o delle eventuali sostanze pericolose presenti. Ma sopratutto con caratteristiche tecniche non corrispondenti a quanto riportato sulle confezioni. Dopo avere rilevato tutte queste irregolarità, i finanzieri hanno provveduto al sequestro amministrativo dei cento abeti ’fuori legge’ pronti per essere venduti. Al legale rappresentante dell’impresa è stata applicata la sanzione amministrativa pari a mille euro. L’intero stock di merce sequestrato, se fosse finito sul mercato, avrebbe fruttato un incasso di 5000 euro. Fra i vari controlli che sono stati effettuati dai finanzieri sempre a ridosso del Natale, uno in particolare ha riguardato un negozio che vende articoli da regalo, inclusa bigiotteria in apparenza griffata. Dalle verifiche effettuate è risultato che la bigiotteria esposta in realtà era merce contraffatta perché riportava vari marchi noti ’taroccati’ tra i quali Brosway, Breil ed altri. Archiviato il Natale, la Guardia di Finanza sta già mettendo in piedi altri cotrolli mirati per prevenire la vendita di fuochi d’artificio irregolari che "oltre che essere fuori legge – spiega il comandante provinciale delle fiamme gialle il colonnello Cesare Antuofermo – sono anche pericolosi". La produzione di fuchi d’artificio irregolari avviene in tutta in tutta Italia, ma arrivano anche dall’estero. Il giro di affari per questi prodotti è consistente. Si può spendere fino a 400 euro per le batterie di fuochi d’artificio. Monica Dolciotti