Alluvione, contributi. Sorgente: "Procedura statale da rivedere"

Nelle prossime ore partirà una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli

Alluvione Livorno, il giorno dopo (foto Ansa)

Alluvione Livorno, il giorno dopo (foto Ansa)

Livorno 14 settembre 2018 - “Ho incontrato personalmente moltissimi cittadini colpiti dall’alluvione e di molte delle loro storie conosco ogni dettaglio di necessità. Abbiamo atteso per dodici mesi lo sblocco dei contributi statali e dispiace non poter festeggiare in questa giornata, perché i criteri stabiliti dalla Legge di bilancio del 2016 pongono una serie di limiti sia di natura burocratica che sostanziale. È molto probabile quindi che, con simili criteri, alcuni cittadini non riusciranno ad accedere a questa opportunità e quelli che ci riusciranno intraprenderanno un percorso complesso che, per certi aspetti, sembra costruito senza l’obiettivo di aiutare chi ha bisogno”. Così Stella Sorgente, vicesindaco del Comune di Livorno, a commento dell’avvio della procedura di richiesta del contributo statale.

"La procedura e i criteri definiti dai precedenti governi andrebbero modificati radicalmente - prosegue Sorgente -. Quando si esclude di fatto chi non ha indicato importi nella scheda b, col criterio del minor valore tra quello zero sostanziale e l’importo dei danni scritto nella perizia asseverata, e quando si arriva a chiedere uno sforzo economico pari al 20% del contributo a chi magari ha avuto la casa distrutta e ha perso nel frattempo pure il lavoro, resta l'amaro in bocca". "Nelle prossime ore partirà una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli: vogliamo un incontro per affrontare queste questioni. Dopo il caso Livorno si è deciso di rivedere le procedure per l'allerta, accentrandole a livello nazionale. E' importante, allo stesso tempo, rivedere anche le procedure per i rimborsi - sottolinea la vicesindaco - altrimenti, come sistema Italia, non riusciremo a offrire ai cittadini l’assistenza che meritano”.

“Come Amministrazione comunale garantiremo invece tutto il supporto necessario ai cittadini - conclude Sorgente - e svolgeremo con attenzione i compiti che la procedura scarica solo su di noi, anche se dalle nostre casse non passerà nemmeno un euro. Ringrazio con l'occasione la Protezione Civile regionale e il Comune di Carrara per averci permesso di raccogliere la loro esperienza acquisita in casi analoghi, in un incontro formativo che si è tenuto due giorni fa nel nostro Comune. Un'esperienza della quale stiamo facendo tesoro anche nel definire cosa in questa procedura vada cambiato alla radice“.