Amici animali. Una Pasqua meno crudele. Rispetto per tutte le creature

Appelli e manifestazioni: "Non mangiate gli agnellini"

Un agnellino viene nutrito con il biberon

Un agnellino viene nutrito con il biberon

Firenze, 18 aprile 2019 - Siamo a Pasqua. E come ogni anno le associazioni animaliste si muovono per cercare di sensibilizzare le persone a non mangiare gli agnelli e far sì che diminuisca l’odiosa strage di cuccioli. Tante le iniziative che si sono tenute e che si tengono in questi giorni in tutta Italia.

Prendendo spunto dalla bellissima frase che Papa Francesco (che citando il santo da cui ha preso il nome ha sempre detto fin dall’inizio del suo pontificato: «Dobbiamo avere rispetto per ogni creature di Dio e per l’ambiente in cui viviamo») l’associazione Animalisti Italiani onlus è scesa in piazza per invitare i cittadini a risparmiare la vita degli agnelli per le festività pasquali e ha lanciato la campagna social con l’hashtag #Savethelamb2019. Sono stati diffusi dei video-appelli sui social media che invitano a riflettere sul tema, grazie alla collaborazione speciale dei noti attori Tullio Solenghi e Daniela Poggi e del campione di motociclismo Giacomo Lucchetti, amici e sostenitori dell’Associazione. «A Pasqua celebriamo l’amore dell’Agnus Dei per il mondo, quindi la resurrezione, la vita. Nessuna religione impone di cibarsi di carne d’agnello», sottolinea Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani.

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane, prendendo in prestito una frase del linguaggio dei più giovani, utilizza lo slogan ‘Mangi ancora l’agnello? #SeiUnoSfigato’ accompagnato dal claim “Per essere trendy vivi animal friendly”. «Per il 2019 abbiamo deciso di lanciare un messaggio volutamente provocatorio - spiega Piera Rosati, presidente Lndc - per sottolineare l’incoerenza di chi dice di amare gli animali ma al tempo stesso non rinuncia a ucciderli per mangiarli. «Ovviamente anche questa è una provocazione - aggiunge Rosati -. La scelta alimentare vegana non deve essere dettata dalle mode ma da una presa di coscienza della sofferenza che viene inflitta agli animali che ancora oggi scegliamo di mangiare per tradizioni anacronistiche e prive di ogni fondamento. Tuttavia è un dato di fatto che sempre più persone si avvicinano ai menu veg per curiosità o per moda e va bene anche quello, se serve a ridurre e magari arrivare a porre fine allo sfruttamento animale».

Anche la Lav lega antivivisezione scende in campo per ribadire il suo no alla strage degli agnelli e dei capretti. A Firenze la Lav ha manifestato, sabato scorso, davanti alla basilica di San Lorenzo mostrando manifesti con foto di agnellini che scorrazzano liberi nei prati e la scritta ‘Let it bee’. «Anche lo scorso anno più di 350 mila agnelli e 50 mila capretti (dati Agri-Istat) macellati in Italia sono finiti sulle tavole degli italiani solo per Pasqua, in contrasto con la resurrezione che questa Festa rappresenta - sottolinea Francesca Bucelli, responsabile della sede fiorentina di Lav. - Ricordiamo che mangiare l’agnello a Pasqua non è un precetto religioso cristiano, ma una crudele abitudine culinaria, che si può tranquillamente evitare, optando per un gustoso menu 100 per cento vegetale». Le ricette vegan della Lav si trovano sul sito www.cambiamentimenu.it.