Mattarella inaugura l'anno scolastico. Ricordati gli alunni morti a Genova /FOTO/VIDEO

Cerimonia a Portoferraio (Isola d'Elba) con il Capo dello Stato e il ministro Bussetti

Portoferraio, il Presidente Mattarella inaugura l'anno scolastico (Novi)

Portoferraio, il Presidente Mattarella inaugura l'anno scolastico (Novi)

Portoferraio (Livorno), 17 settembre 2018 - Appena giunto all'Elba, precisamente a Portoferraio, per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2018/2019 (insieme al ministro della pubblica istruzione Marco Bussetti) il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato accolto da una vera e propria standing ovation. La scuola scelta per quest'anno, in rappresentanza di tutte le scuole italiane, è l'Itc Cerboni di Portoferraio. Il Capo dello Stato è stato accolto con l'inno di Mameli intonato da un coro di bambini. Sono 1.096 i giovani studenti che affollano il palazzetti della scuola e provengono da 122 scuole di tutta l'Italia.

Il ministro Bussetti ha ricordato "con affetto e commozione le giovani vittime del crollo del Ponte Morandi che non potranno frequentare questo anno scolastico. A loro, ai loro genitori, alle loro comunità scolastiche, a tutta Genova, va il mio pensiero e la mia vicinanza". In ricordo delle vittime di Genova si è levato un applauso da parte di tutti i presenti. Anche Mattarella ha espresso il dolore per quei banchi che restano vuoti. "Ho appena incontrato i compagni di scuola dei ragazzi morti nel crollo del ponte di Genova. I banchi vuoti dei loro amici sono il simbolo più doloroso di quella tragedia inaccettabile" ha detto il presidente

Poi, Mattarella ha ricordato Fabrizio Frizzi, il presentatore tv  scomparso nel marzo scorso, "che, per molti anni, è stato il conduttore, sensibile ed entusiasta, della festa d'avvio dell'anno scolastico".

Il presidente ha toccato il tema della sicurezza degli edifici scolastici: «La sicurezza della scuola - lo ripete spesso il ministro Bussetti - presuppone anche la sicurezza dei suoi edifici. È un tema di primaria importanza, che impone fermezza e responsabilità a tutte le autorità pubbliche. Le famiglie hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità dei ragazzi. Il ministro intende avvalersi del supporto di tecnologia satellitare per realizzare gli interventi di manutenzione, di monitoraggio e di messa in sicurezza: desidero incoraggiarlo - ha aggiunto -. Occorre far presto perché questo non è tema che possa scivolare tra le varie ed eventuali dell'agenda nazionale. La sicurezza a scuola è un bene indisponibile. A partire, ovviamente, dalla tutela della salute dei bambini e dei ragazzi. Che va assicurata anche attraverso la certezza e la stabilità delle regole".

Sul tema del bullismo, per il presidente "non possiamo ignorare che qualcosa si è inceppato, che qualche tessuto è stato lacerato nella società. Alcuni gravi episodi di violenza - genitori che hanno aggredito gli insegnanti dei propri figli - rappresentano un segnale d'allarme che non va sottovalutato. Il genitore-bullo non è meno distruttivo dello studente-bullo, il cui rifiuto cresce sempre di più nell'animo degli studenti, a scuola e nel web".

Per Mattarella "la scuola è l'oggi che prepara il domani. Delle vostre conoscenze, ragazzi, della vostra cultura, anche delle vostre amicizie. Anche per questo lo studio è un diritto fondamentale della persona, di ogni persona. Assicurare l'istruzione è un dovere inderogabile della Repubblica. Organizzare, e garantire, un sistema formativo adeguato ai tempi è una assoluta priorità politica e istituzionale. Ogni attenzione, ogni risorsa destinata alla scuola e alla ricerca ritorna con gli interessi alla società».

Secondo il presidente della Repubblica, "rendere il sistema scolastico migliore, più forte sul piano culturale e formativo, più aperto alla società e al lavoro, è un compito anzitutto delle istituzioni. Ma a questo impegno tanti sono chiamati a concorrere nella società, tutti in realtà - ha aggiunto -. La scuola è un patrimonio comune e come tale va curato. La scuola è anche una cartina al tornasole, un barometro della nostra concreta condizione di giustizia, di libertà, di uguaglianza tra le persone".

Riguardo alla morte di Igor Maj, il 14enne morto in seguito all'emulazione di un gioco estremo  via chat, Mattarella ha detto che "Gli strumenti digitali possono amplificare violenze e soprusi, anche in modo drammatico. Ma possono anche aiutarci a combatterli. Le connessioni digitali sono grandi finestre aperte sul mondo, e sul nostro tempo. Ma esiste anche un lato oscuro della rete. Non è accettabile che un ragazzo di quattordici anni muoia in conseguenza di un'emulazione in un gioco perverso in chat. Sono vicino al profondo dolore della famiglia del giovane Igor Maj per questa morte assurda e crudele".

Per Mattarella "La scuola italiana - si dice spesso - ha i suoi problemi. È vero, ma ha anche grandi qualità, e insegnanti valorosi che dedicano impegno e non risparmiano sacrifici anche quando le condizioni non sono quelle desiderate. Una prova di questa qualità sono gli italiani che si fanno strada con successo nelle università di tutto il mondo, che sono parte di prestigiosi gruppi di ricerca, che conseguono premi e riconoscimenti di valore mondiale - ha aggiunto -. Il più recente è la medaglia Fields assegnata ad Alessio Figalli, giovane docente di matematica a Zurigo. Ne siamo orgogliosi. Il premio è anzitutto un attestato di merito per i suoi studi. Ma è anche un premio alla scuola italiana, capace di far crescere giovani di così grande qualità".

"Oggi è la festa di tutti noi, è la festa della scuola. La scuola è una delle nostre istituzioni più importanti, forse la più importante_ ha detto il ministro Bussetti _  A voi studenti auguro di affrontare i mesi che verranno con curiosità' ed emozione".

"Che sia un anno scolastico di crescita e soprattutto di sogno. Questo è l'augurio che sento di darvi _ha detto l'assessore regionale all'istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco_  ma mi preme anche evidenziare un aspetto che contraddistingue la vostra isola e che non è affatto secondario. Qui esiste ancora un rapporto con il contesto che vi circonda, con il territorio, che altrove si è perso. Questa è una ricchezza che dovete assolutamente difendere e non perdere".