"Arietto amava la comunità"

La vigilia di Natale è morto Arietto Martelli. Per Campiglia una vera istituzione, "un uomo d’altri tempi con un profondo amore verso il suo paese e le sue radici. Con lui se ne va un pezzo importante di storia che Arietto si era adoperato a disseminare, grazie ai suoi scritti e alle sue parole" ha ricordato il sindaco Alberta Ticciati. Sua la battaglia per salvare l’albero di Cecchino, la poesia a fianco del nuovo albero. Ma ogni campiegliese ha un ricordo di Arietto Martelli che amava parlare con tutti e raccontare storie e vicende che hanno contribuito a far crescere il paese. Commosso il ricordo dell’assessore di Livorno Viola Ferroni. "Tutti quelli che hanno conosciuto Arietto ne hanno potuto ammirare la bontà d’animo, l’amore per la sua Campiglia e per i suoi simboli. La forza della tradizione per poter guardare meglio al futuro, l’ironia verso se stesso e verso le situazioni, la generosità dei tanti regali che ha fatto al nostro paese".