Autopsia sul corpo del giovane annegato a Ortano

Procura e Guardia Costiera intendono fare chiarezza sui motivi della morte. Sentiti gli amici

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Si farà l’autopsia sul corpo di Andrea Carrai (nella foto), il trentunenne fiorentino morto domenica mattina dopo un tuffo in mare a Ortano.

La Guardia Costiera di Rio Marina sta indagando per fare chiarezza su quanto è avvenuto non lontano dall’isolotto. Andrea Carrai, che risiede a Lastra a Signa, domenica era all’Elba con un gruppo di amici. Il gruppo aveva noleggiato due gommoni per una giornata di mare all’insegna del divertimento: le condizioni meteo erano buone e la possibilità di fare un bagno più lontano dalle solite spiagge attira tante persone. La baia di Ortano è uno dei tratti più gettonati nella zona di Rio Marina, meta anche di tanti diportisti che raggiungono l’isolotto da Piombino e Follonica. Secondo quanto si è appreso i due gommoni non appena arrivati a Ortano avrebbero fermato i motori per una sosta e un tuffo in mare del gruppo di amici. Andrea è sceso in acqua insieme agli altri, ma dopo poco sarebbe scomparso e dopo le prime ricerche è stato dato l’allarme alla guardia costiera che è intervenuta con due mezzi veloci (due gommoni). Il corpo di Andrea Carrai è stato individuato da una terza imbarcazione che era nella zona e portato a riva, ma era già troppo tardi, il medico dell’ambulanza del 118 ha potuto solo constatare la morte.

La Guardia Costiera, dopo aver sentito le testimonianze degli amici di Andrea, ha deciso di porre sotto sequestro uno dei gommoni e in accordo con la Procura di Livorno è stato stabilito di effettuare l’esame autoptico (all’istituto di medicina legale di Pisa) che potrà chiarire se il giovane ha avuto un malore oppure se è stato colpito da qualche imbarcazione. Non ci sono sospetti particolari, ma evidentemente si intende fugare ogni possibile dubbio sulla tragedia.