Autorità Portuale, controlli rigorosi per traghetti e lavoratori

Le decisioni dopo il tavolo di coordinamento a Palazzo Rosciano

Il presidente Stefano Corsini con Massimo Provinciali

Il presidente Stefano Corsini con Massimo Provinciali

Livorno, 12 marzo 2020 - Traghetti e lavoratori portuali: sono stati questi i due argomenti affrontati nel pomeriggio di giovedì 12 marzo, nell’ambito della riunione del tavolo di coordinamento a cui hanno presto parte il presidente dell’Authority Stefano Corsini, e istituzioni quali Usmaf, Asl, Capitaneria, Polmare, Guardia di Finanza e rappresentanti dei vari Comuni. Un tavolo che ha provato ad affrontare temi specifici in questo delicatissimo periodo di emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del coronavirus in tutto il continente. Il vertice si è svolto a palazzo Rosciano, in videoconferenza. Per quanto riguarda i traghetti è stato ribadito che coloro che vorranno imbarcarsi dovranno essere in grado di dimostrare che si trovano in condizioni di necessità per farlo. Chi ha già acquistato il biglietto deve pertanto munirsi dell’autocertificazione necessaria per muoversi all’interno del paese, dichiarando di essere in viaggio per lavoro, per salute o altre ragioni di necessità e urgenza. Durante la riunione il presidente dell’Authority ha inoltre fatto emergere la necessità di intensificare i controlli non solo nelle aree di imbarco, ma anche direttamente ai varchi, questo per evitare qualsiasi rischio di contagio. In ambito portuale i lavoratori e i marittimi temono di essere esposti a livelli di rischio rilevanti, determinati dalla natura e dagli ambienti di lavoro: durante il tavolo è emersa la necessità che le imprese portuali adottino piani ancora più stringenti di prevenzione e buone prassi per il miglioramento della sicurezza. L’Authority si confronterà nei giorni successivi con ogni singolo operatore per assicurarsi che gli ambienti di lavoro comuni, compresi i mezzi navetta, vengano sanificati a ogni cambio di turno e che non manchino soluzioni igienizzanti per le mani così come guanti e mascherine. In particolare per il trasferimento dei lavoratori addetti al navettamento delle auto-nuove, l’orientamento è quello di ridurre il numero dei dipendenti (non più di tre o quattro) che possono contemporaneamente essere presenti all’interno dei van usati per il trasporto di persone. Prioritaria sarà, infine, la diffusione delle direttive ministeriali e del decalogo del Ministero della salute perché tutti i lavoratori siano messi in grado di adottare i giusti comportamenti da tenere per evitare il rischio del contagio. P.B.