Il G20 delle spiagge chiede il riconoscimento di "Città balneare"

"Un segno distintivo per i centri che vivono prevalentemente di turismo stagionale"

Ragazze in spiaggia

Ragazze in spiaggia

San Vincenzo (Livorno), 19 maggio 2020 - I sindaci che fanno parte del "G20 Spiagge Italiane" vedono qualche spiraglio di luce all’indomani della pubblicazione del Dpcm del 18 maggio. Ma il tunnel sarà ancora molto lungo. «È stata anche la nostra battaglia - ha spiegato insieme ai colleghi il sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini -, e il risultato è arrivato lo scorso fine settimana: la possibilità di riaprire le spiagge e tutti i servizi collegati, con date e modalità operative precise, che ci permettono di avviare una stagione turistica molto critica». Per i sindaci, però, è solamente la prima battaglia vinta. Ora servono interventi per scongiurare il rischio default dei bilanci comunali. Ogni Comune stima una significativa perdita di bilancio nel 2020, per mancati introiti derivanti da tassa di soggiorno, Cosap, Imu e Tari, in media tra i 4 e i 10 milioni di euro. Questo significa ridefinire gli interventi per il settore sociale, infrastrutturale e di manutenzione del territorio. I sindaci chiedono dunque la rimodulazione del Fondo di solidarietà e il riconoscimento dello status di ‘Città Balneare’, «in considerazione del fatto - hanno specificato - che i comuni balneari sono città con flussi di presenza diversificati durante l’anno, che l’attività economica prevalente svolta dai Comuni del G20s è quella turistica esercitata in forma stagionale, e che pertanto gli impatti economici della crisi da una parte sono rilevantissimi già nell’immediato e dall’altra le persone e le imprese dovranno attendere un periodo ancora più lungo per poter beneficiare della ripresa».

Nelle prossime settimane si attiveranno presso il Governo e i vari ministri per chiedere con forza interventi economici e finanziari specifici per questo settore – il turismo balneare - onde evitare il rischio di ritrovarsi a settembre con un intero sistema al collasso. «Siamo disponibili - hanno concluso i sindaci - a confrontarci e a definire insieme alle istituzioni un pacchetto di interventi e una strategia che consenta di risistemare almeno per un periodo di tempo medio la gestione dei bilanci, consentendo una flessibilità ai sindaci che appare assolutamente necessaria e riconoscendo ai comuni turistici un valore strategico per il rilancio del Paese nei prossimi anni».

Al G20 dei balneari partecipano i comuni di Arzachena, Bellaria Igea Marina, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti , Cervia, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste.

p.b.