Concessioni delle banchine in porto a Livorno, tutti assolti

La sentenza: il fatto non sussiste. Erano coinvolti esponenti dell’Autorità Portuale e imprenditori

Lavoratore portuale

Lavoratore portuale

Livorno, 20 dicembre 2002 - Due a zero nello scontro aperto tra i gruppi armatoriali Onorato e Grimaldi sull’uso delle banchine portuali di Livorno e sui servizi ai passeggeri.

Dopo il recente pronunciamento del Consiglio di Stato - che ha respinto il ricorso della società Porto 2000 (Onorato e MSC) contro Grimaldi perché quest’ultima gestisce anche i servizi ai propri passeggeri in banchina - il tribunale penale ha respinto anche lui le durissime accuse formulate dal terminal LTM (Livorno Terminal Marittimo, gruppo Onorato) - con la Porto 2000 ad adjuvandum - contro una serie di VIP del porto, accuse che andavano dall’abuso d’ufficio e falso in atto pubblico sempre sulla questione delle banchine pubbliche dove svolge il servizio il Gruppo Grimaldi.

Rinviati in giudizio erano, sul penale, i principali protagonisti della vita del porto: due ex presidenti dell’Autorità di palazzo Rosciano, l’avvocato Giuliano Gallanti e l’ingegner Stefano Corsini; l’ex segretario generale della stessa AdSP avvocato Massimo Provinciali e l’attuale segretario generale Matteo Paroli; il manager del Gruppo Grimaldi dottor Costantino Baldissara; i due cugini omonimi Corrado Neri del gruppo Neri per il supporto fornito da Sintermar (con l’altra società costruita ad hoc con Grimaldi) alle operazioni dell’armatore campano; infine il dottor Federico Baudone, già al vertice di Sintermar e dell’agenzia del lavoro Alp e Luca Becce.

Per tutti, il pubblico ministero aveva chiesto pene variabili dai 2 ai 3 anni, mandando assolto solo Baudone per decorsi termini. Ma il tribunale non solo ha respinto le richieste del pm ma ha mandato pienamente assolti gli imputati con la formula più significativa: perché il fatto non sussiste.

Sul piano giuridico, bisognerà attendere la pubblicazione del testo della sentenza, con le motivazioni del tribunale, per capirne le articolazioni. Sul piano operativo, si riconferma la piena legittimità dell’operato sia dell’Autorità di sistema portuale, sia dei manager della Grimaldi e del gruppo Neri, nella complessa vicenda dei servizi in porto alle navi traghetto, sia i ro-pax (cioè i traghetti misti camion e passeggeri) che i pax (passeggeri puri). Da anni sulle banchine livornesi é in atto una guerra commerciale durissima tra il gruppo Onorato (navi Moby e Tirrenia) e le ro-pax del Gruppo Grimaldi: guerra che si è ancora più sviluppata da quando la società dell’AdSP e della Camera di Commercio “Porto di Livorno 2000” è andata in gara con la vittoria del gruppo Onorato (il Gruppo Grimaldi è risultato terzo). Di fatto però la Porto 2000- che ha vinto con un piano di sviluppo del settore passeggeri da circa 100 milioni di euro- lamenta da tempo, oltre alla concorrenza Grimaldi sui ropax anche il ritardo della consegna delle banchine (calata Orlando e Alto fondale) destinate al suo sviluppo. C’è stato un tentativo di mediazione da parte dell’AdSP di Luciano Guerrieri che sembrava aver disinnescato i ricorsi della Poto 2000 sia al Consiglio di Stato che alla Procura, ma che è saltato all’ultimo tuffo. E la guerra per la banchine sembra destinata a durare.