'Forza Azzurri-Bar Civili' nella storia

Lo striscione ripreso nella foto ufficiale della Nazionale al Mundial del 1982: "Volevamo solo farci vedere dagli amici"

Quello striscione immortalato nella foto ufficiale della Nazionale (Foto Novi)

Quello striscione immortalato nella foto ufficiale della Nazionale (Foto Novi)

Livorno, 17 luglio 2022 - Anche loro hanno fatto la storia al Mundial del 1982, assistendo alle partite con uno striscione che non sapevano sarebbe entrato nel mito. Hanno inconsapevolmente portato Livorno sotto gli occhi del mondo. "Noi volevamo solo essere visti dagli amici del bar". E invece quello striscione, "Forza Azzurri - Bar Civili Livorno" non solo fu inquadrato dalla tv. Ma finì nella foto ufficiale della Nazionale che vinse il mondiale e che fu scattata il 29 giugno pochi minuti prima del calcio d’inizio di Italia-Argentina, prima partita della seconda fase a gruppi di quella rassegna iridata. Fu posizionato in gradinata dagli amici del Bar Civili dopo un viaggio rocambolesco per arrivare in Spagna. E fortuna volle che la Nazionale si posizionasse in maniera perfetta rispetto allo striscione. "In realtà - dice Claudio Bartoli, uno del gruppo - a noi interessava che fosse visto in tv. Eravamo nello stesso hotel dei giornalisti, prendemmo contatto con la Rai chiedendo di farlo inquadrare. Solo il giorno dopo la partita sapemmo della foto".

"Durante Italia Argentina lo striscione fu inquadrato in tv - dice Carlo Fusco, uno dei baristi del Civili - E dopo il match il locale fu invaso. Tutti avevano visto quel drappo azzurro e volevano festeggiare la vittoria con noi". Una storia di amicizia e sfottò, di ponci e viaggi in moto in giro per l’Europa. A quarant’anni da quella vittoria qualche ricordo si fa sbiadito. Ma nello stesso Bartoli e in Stefano Bonistalli, Dario Sicurani, Riccardo Nesti, alcuni di quelli che realizzarono e portarono lo striscione in Spagna, l’emozione c’è ancora. Lo vedi mentre posano davanti allo striscione, custodito al Bar Civili come si farebbe con una reliquia. Il suo valore è inestimabile e le generazioni se lo tramanderanno. La mente va a quei caldissimi giorni del 1982. All’idea dello striscione e al viaggio folle: "Andiamo in Spagna in moto". Stefano e Claudio, allora trentenni, partono con il drappo azzurro. Guardano Italia-Perù a Vigo. Poi vanno a Barcellona e Ibiza. L’Italia passa e riescono ad avere i biglietti per Italia Argentina.

"Dovevamo stare in curva, ma noi volevamo che lo striscione fosse visto bene - dicono - e riuscimmo a infilarci in gradinata". Altri tempi. La parte da romanzo della storia è che per appendere lo striscione si scatenò una staffetta. "Dovevamo rientrare in Italia dopo l’Argentina - dice Bartoli - Eravamo fuori da quasi un mese". I due tornano e passano lo striscione a Dario Sicurani, che forma un gruppo e parte per Barcellona, dove vedranno l’indimenticabile Italia Brasile. Ma la storia del Bar Civili era già fatta. Quello striscione è stato anche ad altri mondiali e adesso riposa nel Bar Civili. "Tanti turisti ci chiedono di vederlo", dice Carlo. Una storia incredibile. "Eppure volevamo solo esser visti dagli amici del bar".