Livorno, 8 agosto 2023 - Una barista in nero e un cuoco assunto in maniera irregolare. È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Livorno nel corso di un controllo in uno stabilimento balneare, con annessa attività di ristorazione, sulla costa livornese.
In particolare, come spiegano le fiamme gialle, è emerso dagli accertamenti come il cuoco lavorasse ininterrottamente da prima di pranzo a dopo cena, tutti giorni senza giornata di riposo, prendendo da contratto 1.000 euro con mezzi tracciabili, e ulteriori 1.500-2.000 «in nero».
La barista, invece priva di alcun contratto, percepiva una cinquantina di euro per giornata lavorativa, senza alcuna garanzia assicurativa-contributiva. Peraltro, spiegano i finanzieri, è emerso come entrambe i lavoratori ricevessero parte della loro retribuzione in denaro contante, in piena violazione di quanto previsto dalla legge che prevede i compensi debbano essere corrisposti esclusivamente con mezzi tracciabili, e non in contante.
Per l'attività è stata avanzata la prevista proposta di sospensione, dato che la società ha impiegato lavoratori irregolari in misura superiore al 10% della forza lavoro presente sul luogo di esercizio al momento del controllo