"Bene la demolizione Ma dopo che succede?"

Gelichi all’attacco su Tor del Sale: "Non ci sono progetti, è tutto come prima"

"Quando vedremo le bonifiche?". Così Riccardo Gelichi(foto piccola) portavoce di Ascolta Piombino, riferendosi alla questione della ex Centrale Enel di Tor del Sale. Un impienmto ormai fermo dal 2014 che dovrebbe essere presto smantellato cancellando anche le ciminiere alte 175 metri (foto grande) che segnano da quasi mezzo secolo il profilo dellla Costa Est. ma che cosa si pepara nel fururo dopo la demolizione della vecchia centrale Enel?

"I cassetti sono pieni di studi di fattibilità – spiega Riccardo gelichi ex assessore della giunta Ferrari – progetti spesso usati dalla politica di turno per fare il comunicato del giorno; a oggi, ad esempio, non abbiamo alcuna verifica dell’attuazione degli Accordi di Programma sulle bonifiche del Sin (sito di interesse nazionale ndr), come non abbiamo visto alcun piano di demolizione delle ex Centrale Enel, tanto meno progetti di bonifica, ancora meno progetti di conversione industriale; però tirano giù le torri e noi siamo tutti contenti, e dopo? E quando?"

Gelichi non risparmia le critiche all’amministrazione comunale che non sarebbe troppo diversa dalle vecchie giunte Pd. "Intanto – aferma Gelichi – la corsa a intestarsi la paternità dell’avvio delle demolizioni delle torri di quest’amministrazione è in perfetta sintonia col passato. Oggettivamente sarebbe un percorso avviato nel 2018, per attestarsene la paternità ci vuole coraggio. Invece nessuno ci dice niente delle bonifiche e del recupero del territorio industrializzato non più in uso, se non una flebile e generica promessa di avvio dei procedimenti, ma quali procedimenti? Non abbiamo ancora capito cosa vuole costituirci la società che ha fatto il preliminare di vendita con Enel, quali saranno i tempi, e come si vuole affrontare il tema dell’ex porto Enel. Nel frattempo ci si appresta a cambiare l’uso delle aree, sempre perfettamente in linea col passato; mentre Piombino attende un cambiamento, almeno di metodo".

"Anche in questo caso – concluide Gelichi – un impegno dei comitati ambientalisti sarebbe utile, ma probabilmente saranno impegnati su altri argomenti. Quando riusciremo a capire che gli sforzi del Comune devono essere quelli di dialogare costantemente col Ministero dell’ambiente e con la Regione per cercare soluzioni"?

m.p.

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