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“Obiettivo blue economy”. Aperta la Biennale del Mare. E’ una risorsa per il Pil

Questo evento è un momento cruciale di confronto a livello internazionale dedicato alla riflessione sul capitale naturale più prezioso per la città

Il taglio del nastro della prima Biennale del Mare a Livorno, tanti eventi in città fino a domenica

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Livorno, 15 maggio 2025 – A Palazzo Bernotti, all’interno Dell’Accademia Navale, sono stati aperti ieri mattina i lavori della Prima Biennale del Mare e dell’Acqua di Livorno. I lavori vedranno susseguirsi i massimi rappresentanti del mondo scientifico e accademico, dei servizi pubblici e dei protagonisti della Blue Economy. Questo evento rappresenta un momento cruciale di confronto a livello nazionale e internazionale, dedicato alla riflessione sul capitale naturale più prezioso e sul suo legame con la terra attraverso la costa.

Una simbiosi essenziale per garantire benessere, sostenibilità, energia, processi rigenerativi di economia circolare, cibo sano e naturale, nonché per contrastare la crisi climatica e il riscaldamento globale. All’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco Luca Salvetti e tutte le massime cariche cittadine. Ad aprire l’evento è stato Salvetti, entusiasta dell’evento: «Livorno e la Toscana con la Blue Economy hanno una grande chance e devono coglierla al meglio, Livorno infatti è l’ottava per PIL legato alla Blue Economy, un buon risultato ma che può sicuramente migliorare. Livorno con la Biennale diventa un centro di ricerca di altissimo livello e sono sicuro che in questi giorni ve ne accorgerete».

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«Permettetemi una battuta – ha proseguito Giani -, c’è sete di mare anche se non si può bere. Il mare ha un riflesso sulla nostra vita enorme, a partire dagli effetti che i cambiamenti climatici hanno nei suoi confronti. In questo contesto diventa fondamentale la dimensione del mare, il suo equilibrio, quello che ci può offrire e quello che provoca nei confronti dell’ambiente. Questa Biennale del mare può diventare un focus per generare riflessioni e trovare soluzioni sulle tematiche che riguardano il mare». I temi della Biennale – erosione costiera, intrusione salina, monitoraggio di inquinanti emergenti, balneabilità, impatti antropici, protezione della Posidonia, servizi idrici costieri, agricoltura e irrigazione – sono allineati alle recenti direttive UE che regolano il rapporto mare-terra. Queste direttive guidano politiche di ricerca, investimenti e innovazione, ponendo le basi per un futuro sostenibile in cui la tutela dell’ecosistema marino e costiero diventi un modello di sviluppo condiviso a livello europeo e mediterraneo.

Daniele Mazzi