"Borgo Cappuccini attira nuovi abitanti"

"Alcuni negozi si sono trasferiti ma c’è anche animazione e il quartiere non è morto. E poi va bene ’Straborgo’"

Migration

Stefano Pilato vice presidente del Centro commerciale naturale di Borgo dei Cappuccini “artista-artigiano, – ci tiene a dire – nato in Borgo dei Cappuccini 1992 guarda con fiducia e entusiasmo alla manifestazione ’Straborgo’, che dal 1° al 5 giugno si terrà in Borgo dei Cappuccini“.

"Il Ccn di Borgo oggi esiste solo formalmente, un po’ meno nella sostanza. – premette Pilato – Detto questo, mi preme sottolineare che l’evento ’Straborgo’ serve a dare risalto all’identià del quartiere". Entra poi nel merito della manifestazione ’Straborgo’. "La Coppa Risi’atori è una delle tre gare remiere principali della stagione. Il Comune per sprovincializzare la Risi’atori, insieme alle altre gare, ha deciso di inventare ’Straborgo’ per darle più visibilità e lo fa in collaborazione con il Ccn di Borgo dei Cappuccini". Prosegue Pilato: "Mi sta a cuore Straborgo. In questo solco si colloca la mostra fotografica stradale permanente ’BarOrione’, così come la valorizzazzazzione dei murale realizzati in più punti di Borgo, ormai diventati uno dei tratti distintivi del quartiere". A chi sostiene che “Borgo sta perdendo la sua identià perché si sta traformando in un luogo ad esclusivo uso per il drink e il food“ Pilato replica: "Non è vero perché a Borgo ci sono atelier di artisti e artigiani tra cui liutai, tatuatori, laboratori artistici e i laboratori artigianali Blu Cammello che collabora con il servizio psichiatrico nazionale". Sui rischi per Borgo legati al nascente nuovo centro commerciale di Porta a Mare e alla continua chiusura di saracinesche, Pilato ribatte: "È vero che da anni a Borgo hanno chiuso tanti fondi. Certo sarebbe meglio se i fondi vuoti fossero riaffittati a costi meno elevati. Sono tuttavia ottimista perché Borgo è vivo e vivrà . Da un po’ di tempo sono arrivate anche coppie giovani non livornesi da Firenze, Milano e Roma perché in Borgo trovano un ambiente a misura d’uomo".

Monica Dolciotti