Livorno, calciatori arrestati. La difesa di Mattia Lucarelli: "Non c'è stata violenza"

Lui e Apolloni, giocatori del Livorno, accusati di abusi sessuali su una ragazza. L’avvocato: "E’ devastato, incredulo. Respinge tutte quante le contestazioni"

Livorno, 21 gennaio 2023 - Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, entrambi calciatori del Livorno, sono finiti agli arresti domiciliari, su richiesta della procura della Repubblica di Milano, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo neiconfronti di una studentessa americana di 24 anni. Per il gip di Milano Sara Cipolla "hanno agito in un contesto ludico e ricreativo, approfittando dello stato ‘alterato’ della giovane". I fatti contestati a Lucarelli e Apolloni, di 22 e 23 anni, risalgono al 27 marzo 2022 quando insieme ad altri tre amici, anche loro di Livorno, si sono recati a Milano. Là hanno trascorso la serata in una discoteca e quasi all’ora di chiusura hanno fatto amicizia con la studentessa americana che avrebbe accettato un passaggio dal gruppo. Una volta partiti tutti insieme, gli amici livornesi hanno raggiunto un’abitazione e lì sarebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo contestata a Lucarelli e Apolloni, con il concorso degli altri tre che però non avrebbero partecipato direttamente alle presunta violenza. Dopo l’incidente probatorio e la perquisizione in casa di Lucarelli e Apolloni, dove sono stati sequestrati smartphone e computer, la polizia ha eseguito nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. 

L’avvocato Leonardo Cammarata difende Mattia Lucarelli (figlio di Cristiano Lucarelli, uomo bandiera del Livorno Calcio) e Federico Apolloni, agli arresti domiciali con la pesante accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessaa americana, conosciuta a Milano il 27 marzo fuori dalla discoteca Il Gattopardo.

Il fatto sarebbe avvenuto in una abitazione nella disponibilità dello stesso Mattia Lucarelli (all’epoca era in prestito alla squadra alla Sangiovannese di Sesto San Giovanni di serie C), dove la ragazza era stata portata dopo averle dato un passaggio in auto.

La studentessa aveva denunciato alla polizia di Milano quanto le era accaduto il 29 marzo 2022. Subito dopo era stata porta al Centro Soccorso di Violenza Sessuale e Domestica della Clinica Mangiagalli di Milano per i necessari accertamenti sanitari.

Nell’ordinanza di arresto il gip Sara Cipolla ha sottolineato che "nel caso in esame, le modalità e le circostanze dei fatti-reato denotano una spiccata pericolosità sociale di chi è sottoposto ad indagini, certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi. Assumono valore la facilità con la quale i due hanno approfittato dello stato di alterazione della vittima e del suo stato di bisogno". Sempre il gip: "Emerge invero nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l’incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte, e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza".

Alle gravi contestazioni mosse nei confronti di Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, l’avvocato Cammarata contattato ieri ha ribattuto: "La ragazza statunitense nella prima denuncia fatta alla polizia ha riferito che non era ubriaca la notte del 27 marzo all’iscita dalla discoteca. Quanto è stata risentita successivamente, ha invece detto che era ubriaca e che della presunta violenza aveva dei flash nella memoria e allo stesso tempo buchi nella memoria. Ha denunciato il fatto di avere fatto sesso con due dei ragazzi senza il suo cosenso e che in quel momento era come se stesse facendo una cosa senza rendersene conto. Poi a settembre 2022 è stato firmato il decreto di perquisizione a casa dei miei assistiti dove sono stati sequestrati i loro telefoni cellulari e i computer dove, contrariamente a quando si legge nell’ordinanza di arresto, non è stato trovato alcun elemento utile a incriminarli".

"A quel punto noi abbiamo parlato con la Procura di Milano. – ha proseguito l’avvocato Cammarata – Dopodiché la statunitense è stata risentita a novembre 2022 dalla polizia giudiziaria e il 20 dicembre 2022 è stato effettuato l’incidente probatorio. Un mese dopo è arrivata la richiesta di arresto perché, a detta del gip, i due giovani potevano reiterare il reato".

Ha precisato l’avvocato Cammarata: "Durante le perquisizioni a case dei miei assistiti, i due ragazzi sono stati portati in questura dove sono stati intercettati mentre parlando tra di loro dicevano di essere innocenti e di non avere commesso il fatto a loro imputato. Questo è bastato al giudice Cipolla per deciderne l’arresto in quanto non comprendono a pieno il disvalore delle loro condotte convinti della propria innocenza". Sempre per l’avvocato Cammarata "dalle visite mediche effettuate in ospedale sulla ragazza americana, non sarebbero emersi i segni di una violenza sessuale". Ha concluso:" I miei assistiti sono prostrati e increduli per quello che sta accadendo. E ripetono che non c’è stata violenza".