Calcetto, aumentano le tariffe per il caro bollette

Livorno, lievitano i costi per la gestione di campetti e di gabbioni e i titolari sono costretti a aumentare le quote

L’impianto sportivo Maracanà, quartiere Corea

L’impianto sportivo Maracanà, quartiere Corea

Livorno, 8 ottobre 2022 - Il calcio in Italia è sport nazionale. Forse è uno dei pochi temi che mette tutti d’accordo. E a Livorno il ’calcetto’ e le ’gabbionate’, sono patrimonio cittadino. La tempesta energetica che sta per abbattersi quest’inverno, rischia di mietere altre vittime. Infatti nei vari gruppi Whatsapp dei calciatori amatoriali ha cominciato a diffondersi una nota congiunta dei gestori degli impianti sportivi di Calcio a 5, Gabbione e Calcio a 7 (Baronetto, Corea e Piancastelli A.Picchi) per "cercare di trovare una soluzione allo spropositato aumento del costo delle utenze".

Una soluzione che escluda la messa in discussione nonchè la sopravvivenza dell’intero settore. Pertanto, "è stato concordato l’aumento della quota di noleggio del campo da 5 euro a 6,5 euro a persona a partire dal 24 ottobre". Michele Lucarelli, gestore del campo sportivo ’Maracanà’ in Corea, confessa che si tratta di "una scelta molto combattuta ma inevitabile. Da vent’anni abbiamo scelto di mantenere invariate le quote, nonostante l’inflazione e il costo della vita siano in costante aumento. Siamo convinti che lo sport in generale deve essere considerato non semplicemente un’attività commerciale ma salute e socialità. Valori che devono rimanere alla portata di tutti. Quest’ultima stangata ha messo in ginocchio anche noi, al pari delle altre realtà. Già il covid ha rischiato di travolgere le nostre vite e le nostre attività".

Ad impressionare non sono soltanto le cifre folli di bollette di luce e gas, ma anche "la scarsa reperibilità di materie prime - prosegue Lucarelli - necessarie all’ordinaria manutenzione dei campi: i gommini per il riempimento dei campi che, in quanto polimeri di plastica, soffrono le fluttuazioni sul mercato del petrolio essendo un suo derivato". Ancora, "la macchina per la pettinatura dei campi necessita della benzina". Amareggiato è anche il vicepresidente degli impianti sportivi Gabriele Baronetto, perchè il rincaro dei prezzi sulle singole partite "andava fatto prima". "Si tratta di una misura irreversibile, ma che non consente il perfetto allineamento con gli standard nazionali. Città come Roma, Milano e Firenze, chiedono un esborso anche di 8 euro a persona per singola partita". Il dubbio è che questo aumento rappresenti un palliativo. "L’extra guadagno generato dagli aumento del prezzo finale al cliente - chiosa Baronetto - servirà per coprire ancora le perdite impreviste causate dalla pandemia. Ma come riusciremo a coprire le spese e le maxi bollette previste per l’inverno?".