Alluvione, la "Camminata di pacificazione" / FOTO

di MONICA DOLCIOTTI IMMERSO nel verde, in una vera oasi di pace, a pochi passi dal rio Ugione al confine fra Livorno e Collesalvetti, l’Eremo della Sambuca ha accolto gli oltre seicento...

Il sindaco, Filippo Nogarin, alla partenza dalla Camminata

Il sindaco, Filippo Nogarin, alla partenza dalla Camminata

Livorno, 10 settembre 2018 - Immerso nel verde, in una vera oasi di pace, a pochi passi dal rio Ugione al confine fra Livorno e Collesalvetti, l’Eremo della Sambuca ha accolto gli oltre seicento escursionisti. Di ogni età e con ogni mezzi – a piedi, a cavallo, in bicicletta – in tantissimi hanno voluto partecipare alla Camminata di pacificazione per commemorare la tragica alluvione di un anno fa.

La camminata, fortemente voluta da Roberto Barilà, dell’associazione Valle Benedetta, che all’eremo ha preso la parola per ricordare com’è nata l’iniziativa: «Nel novembre 2017 mi addentrai per i sentieri della Valle Bendetta insieme agli amici dell’associazione. Vedemmo le tracce lasciate dall’alluvione e fummo spaventati dalla violenza con cui gli elementi colpirono il territorio, seminando poi morte e distruzione a valle. Fu così – precisa Barilà – che mi venne in mente di organizzare un’iniziativa che servisse a riconciliare l’uomo con la natura».

Doveva essere una camminata tra pochi amici, «ma – commenta Barilà – alla fine si è allargata oltre ogni nostra immaginazione. Non ce lo aspettavamo: grazie a tutti».

Dai prati intorno all’Eremo si è levato un applauso che è risuonato in tutta la valle, rompendo il silenzio quasi sacrale del luogo. Lo stesso è accaduto quando ha preso la parola il presidente dell’associazione Valle Benedetta, Leonardo Lepori. «La Camminata di pacificazione dovrà proseguire anche dopo questa splendida giornata – ha detto – esportando nella vita di ogni giorno quell’armonia che abbiamo ritrovato qui, in questa occasione». Gli escursionisti hanno accolto il suo invito con un’ovazione.

IN MEZZO ai camminatori si sono ‘mescolati’ il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che ha seguito l’itinerario da Limoncino, dove il rio Maggiore ha iniziato la sua azione distruttrice ingrossato dalla piena, fino a valle, prendendosi le vite di Simone e Glenda Ramacciotti, del figlio di 4 anni Filippo e del nonno Roberto, sorpresi nella loro abitazione in via Rodocanacchi, a due passi dall’Accademia Navale.

C’era anche il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, che ha raggiunto l’antico Eremo direttamente dalla frazione di Valle Bendetta, lungo il corso del rio Ugione che ha tracimato a Stagno allagando anche la raffineria. Gli assessori della giunta di Livorno si sono divisi negli altri itinerari: Francesca Martini e Leonardo Apolloni si sono uniti al gruppo che è partito dai Tre Ponti, lungo il corso del rio Ardenza, che ha portato via dalla sua casa Martina Bechini, di 34 anni, nella tragica notte fra il 9 e 10 settembre 2017. L’assessore Andrea Morini dal Pala Modì, alla Puzzolente, passando da pian di Rota e il Corbolone, è arrivato alla Sambuca.