Bocconi avvelenati per i cani, scatta l'allarme in città

Numerosi casi registrati in varie zone di Livorno. Controlli serrati della polizia municipale. Mandate segnalazioni a WhatsApp Telegrafo 331.9087171

Cani a passeggio

Cani a passeggio

Livorno, 19 marzo 2021 - Sui social da settimane appaiono segnalazioni allarmate sulla presenza di esche avvelenate lasciate nei parchi e nelle aree per la sgambatura dei cani, oppure episodi come i granuli di veleno per topi trovati in piazza Maria Lavagna. Si dice che almeno tre cani siano morti dopo averle ingerite.

Il tam tam dei social è arrivato fino alla polizia municipale che ha tra i suoi compiti anche quello di sorvegliare e garantire la sicurezza degli animali.

L’allarme è partito giorni fa dall’area verde di San Marco lungo le Mura Lorenesi dove un cane sarebbe rimasto vittima di un boccone avvelenato. Ma dopo il sopralluogo della polizia municipale "non sono state trovate tracce di esche avvelenate - ha riferito il comando - e nessuno ha rilasciato dichiarazioni o testimonianze dirette". "Un cane è deceduto – prosegue la polizia municipale - ma non abbiamo certezze sulla causa poiché i frequentatori della zona non sanno se ha ingerito qualcosa".

Altra zona segnalata è la Leccia. "Anche qui non è stato trovato niente, neppure ispezionando le aree segnalate".

Invece in via Lamarmora sono state trovate alcune pasticchine sospette, subito inviate al laboratorio della polizia per essere analizzate. L’ultimo episodio che sta destando allarme si è verificato in un’area vietata ai cani: qui sono stati rinvenuti gnocchetti di patate mandati lo stesso alla Usl per essere analizzati.

In piazza Maria Lavagna sono stati fatti tre interventi: mercoledi pomeriggio e sera e uno ieri mattina, perché sono stati trovati granuli colorati di veleno per topi. La segnalazione è arrivata da residenti e commercianti. I granuli sono stati rimossi e qui c’è un sospetto avvelenamento.

Intanto ci sono novità positive per il canile municipale di Vallin Buio, dove a oggi sono 26 i cani ospitati mentre non ce ne sono più nei canili convenzionati con il Comune. La struttura è gestita dalla cooperativa sociale Melograno che dispone di due operatori, un istruttore cinofilo. I cani sono valutati da un direttore sanitario e un veterinario. Nel 2020 sono state fatte 44 adozioni di cani, quest’anno sei. Nel 2020 sono state fatte  tre cessioni di cani perché i padroni erano in serie difficoltà per mantenerli avendo problemi economici a causa della pandemia. Sono stati ospitati due cani perché le loro famiglie erano in quarantena.

Monica Dolciotti