Cantieri della Salute, i progetti

Valli Etrusche, assemblea pubblica della Società della Salute con i cittadini per fare il punto sulle priorità

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Cantieri della Salute, l’obiettivo è quello di intercettare i bisognidi chi è più in difficoltà.

Nella sala convegni del Distretto di Donoratico, si è tenuto il secondo incontro dei Cantieri della Salute, progetto promosso da Regione Toscana e coordinato da Federsanità Anci Toscana, cui ha aderito la Società della Salute Valli Etrusche per rafforzare il dialogo e la collaborazione con i soggetti di Terzo settore del territorio, a partire da quelli rappresentati nel Comitato di partecipazione e nella Consulta del Terzo settore.

L’incontro, aperto dalla presidente SdS Sandra Scarpellini e dalla direttrice di SdS Laura Brizzi, ha visto la partecipazione – oltre ad amministratori e circa 30 realtà associative e della cooperazione sociale – dei referenti dei Servizi gestiti dal consorzio, sia sulla parte sociale che su quella socio-sanitaria e sanitaria territoriale: servizio sociale, disabilità e non autosufficienza, cure primarie, assistenza infermieristica, attività consultoriali, salute mentale adulti e infanzia adolescenza, cure palliative, dipendenze.

Ogni responsabile del singolo Servizio ha presentato, attraverso un format comune, i compiti e funzioni, le modalità di accesso, le collaborazioni con gli altri servizi, restituendo un quadro completo relativo ai diversi setting assistenziali ma anche alla complessità degli interventi, sempre più orientati a prese in carico gestite attraverso equipe multiprofessionali.

Anche grazie alla possibilità di interloquire con i singoli referenti, le associazioni presenti hanno avuto la possibilità di chiedere chiarimenti rispetto all’organizzazione dei servizi e ad alcune criticità presenti, ad esempio, l’attivazione delle porte unitarie di accesso ai servizi, i Punti Insieme, la ripresa di alcuni interventi sospesi durante il periodo Covid, il tema della gestione dei ricoveri e delle dimissioni delle persone con disabilità.

I diversi interventi hanno sottolineato le modalità di lavoro sempre più votate alla multidimensionalità e alla gestione complessa, anche grazie al lavoro svolto dalle equipe multidisciplinari e al tentativo di rendere i servizi sempre più proattivi, in grado cioè di intercettare i bisogni prima che questi raggiungano uno stadio di gravità.

L’incontro è stato chiuso dalle parole della presidente della Società della Salute Sandra Scarpellini, che ha richiamato "la necessità e utilità di questi momenti di confronto con la comunità, anche per far emergere elementi su cui andare a lavorare in ottica di miglioramento, tenendo conto di quelli che sono i bisogni espressi in tutti i comuni del consorzio".

Nel prossimo incontro, che si terrà il 29 ottobre saranno invece le associazioni a presentarsi alla Società della Salute, evidenziando i propri ambiti di intervento e le reti di collaborazione, con l’obiettivo di andare a creare sinergie possibili con gli interventi gestiti dai Servizi. All’interno di questa iniziativa, anche grazie all’apertura a ulteriori realtà di Terzo settore del territorio, si terrà inoltre un’Agorà, ovvero dei tavoli di discussione centrati sul tema di come rendere luoghi aperti e partecipati le future Case di comunità previste dal Pnrr. Nelle prossime settimane la Società della Salute pubblicherà sul proprio sito istituzionale una specifica ’Manifestazione di interesse’ rivolta al Terzo settore, a gruppi formali e informali interessati ai temi del benessere e della salute.