Sprangate al carabiniere, rapinatori arrestati

Il militare li ha fermati mentre stavano tentando di rapinare un negozio

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Livorno, 16 maggio - L’hanno preso a colpi di spranga per scappare indisturbati dopo un tentativo di furto, ma l’appuntato Nicolino Gagliardi, in forza alla caserma dei carabinieri di Castiglioncello e in quel momento libero dal servizio, ha impedito la fuga in moto dei due rapinatori costringendoli a dileguarsi a piedi nel buio. L’episodio è avvenuto la notte del 27 aprile scorso a Rosignano Marittimo e due giorni fa Gianni Esposito, 34 anni, e Rachela Travisano, 44 anni, sono stati arrestati per rapina aggravata e violenza a pubblico ufficiale. A fare la differenza la scaltrezza e la lucidità del militare dell’arma che, dopo una paurosa colluttazione, ha messo in fuga i due cavandosela, se così possiamo dire, con una prognosi di dieci giorni.

Il tutto è accaduto intorno alle 3.30 di sabato 27 aprile. Gagliardi era a casa sua e, dopo aver visto una moto con in sella due persone fermarsi ripetutamente davanti all’ingresso di un minimarket, si insospettisce. E’ dopo aver sentito strani rumori metallici che decide di scendere in strada per capire cosa stesse accadendo. E qui nota un uomo con in mano una spranga di ferro che tenta di scardinare la porta di accesso del minimarket. La complice, invece, faceva ‘da palo’ sulla moto. Gagliardi riconosce i due soggetti, già noti alle forze dell’ordine, e dice di essere un carabiniere. L’uomo però non ci pensa su due volte e tenta di colpirlo a sprangate. Gagliardi schiva alcuni colpi, parandosi con il braccio, ma uno di questi lo colpisce vicino all’orecchio destro e lo stordisce. Il carabiniere perde l’orientamento, Esposito e Travesano provano la fuga verso la moto ma Gagliardi si riprende e gli impedisce di utilizzare il mezzo. Costrigendo i due alla fuga a piedi.

Il giorno successivo, dopo essersi fatto refertare al pronto soccorso di Cecina, sono partite le indagini dei carabinieri, coordinati dal comandante della stazione di Cecina, Christian Bottacci. I due sono stati individuati nel giro di poche ore e il pm Massimo Mannucci ha trasmesso gli atti relativi all’accusa di rapina aggravata e violenza a pubblico ufficiale al gip Sacquegna che, due giorni fa, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Esposito e Travisano sono stati subito rintracciati all’interno dell’abitazione della donna, proprio mentre stavano per lasciare il nostro territorio.