Occuparono il consiglio comunale di Livorno, tutti assolti

Ventidue imputati per il blitz del 2014 dopo la cancellazione dei punteggi in graduatoria Erp. La soddisfazione del sindacato Asia-Usb

Una protesta di 'Asia' per la casa (Foto Novi)

Una protesta di 'Asia' per la casa (Foto Novi)

Livorno, 16 febbraio 2021 - Tutti assolti gli imputati al processo per l'interruzione del consiglio comunale di Livorno, otto anni fa, dopo la cancellazione dei punteggi in graduatoria per la casa. Lo comunica il sindacato Asia.

Era il 4 febbraio del 2014 quando durante il consiglio comunale si presentò un centinaio di appartenenti ai movimenti per il diritto all'abitare e diverse famiglie occupanti della ex Usl di Via Ernesto Rossi. Alcune persone si incatenarono alle balaustre e furono esposti striscioni e cartelli.

"Una protesta determinata ma comunque pacifica, che fu violentemente criminalizzata da tutte le forze politiche presenti in Consiglio", scrive il sindacato nella sua nota inviata alla stampa.

Asia-Usb ripercorre poi le tappe della vicenda. "Per capire le ragioni di quella manifestazione - si legge  bisogna tornare indietro di qualce settimana, quando l'ufficio casa consigliò alle varie famiglie che allora occupavano l'ex distretto, di recarsi presso gli uffici della ASL per richiedere un sopralluogo all'interno delle loro abitazioni di fortuna affinché venisse prodotto un documento che certificasse il cosiddetto "alloggio improprio". Con quel documento avrebbero giustamente ottenuto alcuni punteggi ulteriori per il bando case popolari. Le famiglie seguirono il consiglio e successivamente questi punteggi furono riconosciuti nella graduatoria provvisoria ufficiale".

"La Procura di Livorno, mettendo in atto una gravissima ingerenza - è sempre il sindacato Asia che si esprime -, scrisse una nota rivolta al Comune chiedendo come mai avesse riconosciuto questi punteggi. Un'amministrazione seria avrebbe riposto che non erano certo affari della Procura, tant'è che questi punteggi vengono attualmente riconosciuti e non vi è alcuna legge che lo vieta, ma il Pd all'epoca si piegò ai loro voleri e decurtò i punteggi senza neanche avvisare le famiglie".

"Nei giorni successivi la rabbia e la delusione si riversarono dentro le sale del nostro Comune - prosegue il sindacato -. Anche in quell'occasione l'atteggiamento fu come al solito molto pesante. Indagini e denunce in grande stile. Oggi un giudice del nostro Tribunale ha deciso di assolvere tutti e ventidue gli imputati. Come si suol dire, il tempo è galantuomo. Dopo aver conquistato il riconoscimento dei punteggi per gli occupanti oggi abbiamo ottenuto anche questo importante risultato. Ringraziamo come sempre i nostri avvocati Silvia Davini e Tiziano Checcoli per l'ottimo lavoro svolto. Il nostro pensiero oggi è per Sonia Spagnoli, occupante storica dell'ex distretto USL deceduta recentemente che partecipò a quella protesta. Una donna combattiva e determinata che, come comitato e sindacato Asia, non dimenticheremo".