Livorno, il dramma delle case pignorate, scattano gli aiuti alle famiglie

L’Unione Inquilini: «Per loro il Comune ha stanziato 100 mila euro»

Emergenza sfratti (Foto archivio Novi)

Emergenza sfratti (Foto archivio Novi)

Livorno, 16 aprile 2019 - Il Comune viene in soccorso alle famiglie che non ce la fanno più a pagare il mutuo e gli viene pignorata la casa dalla banca. Non esiste una normativa nazionale che tuteli anche questa categoria, che è esclusa dai benefici di legge 124 sull’emergenza abitativa, che invece tutela gli sfrattati per morosità incolpevole. «Sono in aumento anche a Livorno i casi dei cosiddetti ‘esecutati’» spiega Daria Faggi di Unione Inquilini e lo conferma anche l’ufficio casa del Comune.

«L’amministrazione dopo le nostre richieste, ha istituito un fondo straordinario (fondo locale di supporto) di 100mila euro, finanziato con proprie risorse, destinate alle famiglie che hanno perso la casa messa all’asta dal tribunale, ma anche per altri soggetti in condizione di estrema fragilità sociale. Possono già fare domanda da oggi (ieri, ndr) per accedere a questi contributi». Il bando infatti é già stato pubblicato.

«Come sindacato avevamo discusso con il Comune il problema delle famiglie ‘esecutate’, aggravato dalla mancanza di leggi nazionali che le tutelano. – prosegue la Faggi – Anche la legge regionale sull’emergenza abitativa le esclude da qualsiasi salvaguardia, pur dando loro gli stessi punti nella graduatoria per le case popolari riconosciuti anche a coloro che sono in morosità incolpevole». 

L’assessorato al sociale del Comune e l’ufficio casa hanno dunque recepito l’input di Unione Inquilini, istituendo il fondo locale di supporto (valido dal 15 marzo 2019 al 31 dicembre 2019), grazie al quale «saranno assegnati fino a 8000 euro a coloro che hanno perso casa – precisa la Faggi – perché non hanno più pagato il mutuo per mancanza di reddito, o perché si è ridotto. Serviranno per stipulare un contratto di locazione».

Nel bando è stato previsto un contributo ad hoc anche per chi, sotto sfratto per morosità incolpevole, lascia la casa prima dell’esecuzione con forza pubblica. O per chi resta in casa, ma senza essere più in grado di pagare l’affitto e non ha i requisiti previsti dalla legge 124, perché ha percepito redditi non regolari e non dimostrabili. A loro sono assegnabili fino a 8000 euro per affittare una casa. Oppure un contributo fino a 4200 euro per risarcire il proprietario dell’abitazione, il tempo necessario a trovare un’altra sistemazione. «Il contributo per gli ‘esecutati’ vale però solo per gli impossidenti, – precisa la Faggi – cioè solo se la loro casa è stata già venduta all’asta e il ricavato della vendita all’asta non dovrà superare il valore del debito».