Case vuote, Casalp non sa il numero

Il sindacato Asia ha consegnato alla società che gestisce gli alloggi popolari una lista di 55 alloggi chiusi

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"La nostra impressione è che Casalp non abbia la percezione di quanti alloggi chiusi abbia in tutto il patrimonio di edilizia popolare che amministra. Martedì abbiamo consegnato a Casalp un elenco di alloggi vuoti e inutilizzati, in tutto 55, collocati in 5 blocchi alla Guglia (Barriera Garibaldi)". Lo riferisce il sindacato inquilini Asia. Il presidente di Casalp Marcello Canovaro, fa sapere sempre Asia, ha risposto: "Francamente mi sembrano tanti". Il sindacato martedì ha organizzato una la manifestazione davanti alla sede di Casalp per denunciare "i mancati interventi di manutenzione che riguardano la maggior parte delle case popolari, i mancati interventi di ripristino dei molti alloggi vuoti, l’assenza di certezze sui tempi del ricorso di Casalp ai benefici del super bonus per ristrutturare il patrimonio abitativo che gestisce".

Una delegazione del sindacato è stata ricevuta da Canovaro e dai suoi collaboratori. In questa occasione i sindacalisti hanno ance chiesto ragione del fatto che "Casalp continua ad inviare i bollettini dell’affitto con le spese condominiali a una persone deceduta da più di 10 anni Giovanni Corrao". Hanno chiesto "perché vengono spesi un sacco di soldi per le grate e gli allarmi che non funzionano per gli alloggi vuoti? In un caso abbiamo trovato una porta serrata con un manico di scopa".

Casalp ha risposto: "All’inizio il sistema delle grate e degli allarmi funzionava bene, ma ora ci siamo resi conto che bisogna rivederlo perché costa troppo".

Il sindacato Asia ha perciò invitato Casalp a spendere queste risorse per il ripristino degli alloggi vuoti perché molti di questi con un budget minimo potrebbero essere sistemati e poi riassegnati".

Sull’utilizzo del superbonus del 110%, è emerso che "su 5 lotti di lavori previsti – riferisce sempre il sindacato – forse solo 3 andranno a buon fine. Uno di questi riguarda l’isolato di via Giordano Bruno tra i civici 2 e 10 (dove sono iniziati i primi interventi). I problemi sono derivati dal fatto che la ditta che deve eseguire i lavori non è in grado di avere i rimborsi dei crediti, quindi morale della favola al momento è tutto in bilico". A meno che una banca non si faccia avanti per sbloccare la situazione.

Sempre Casalp ha annunciato ad Asia che "entro il 31 dicembre saranno ripristinati 30 alloggi e altri 130 per il 2023".

Per le nuove costruzioni, ovvero la ricostruzione del complesso della Chiccaia a Shangai (già demolito), a Corea (in via Amendola) e in area Mercato Ortofrutticolo "ci sono rallentamenti dovuti all’aumento dei costi dei materiali". Il presidente di Casalp durante il confronto con il sindacato ha ribadito più volte che "non ci sono soldi".

Il sindacato ha chiesto infine "un incontro con Casalp al circolo Divo Demi,con l’assessore Raspanti e sindaco Salvetti per fare il punto della situazione. Dovrà essere aperto anche alle famiglie".

Monica Dolciotti