’Caso Pizzino’, pace fatta davanti al sindaco

Livorno, incontro chiarificatore dopo l’episodio nel locale con il gruppo dei disabili invitati a lasciare il tavolo dopo la cena

Migration

Incontro chiarificatore ieri in Comune sullla nota vicenda che ha visto protagonisti venerdì scorso, al Pizzino al galoppo all’Ippodromo, Valerio Vergili, garante dei diritti dei disabili, e uno dei gestori del locale Daniele Domenichini. Vergili insieme ai giocatori del Team Famiglia Coraggio Sociale Basket erano stati invitati a lasciare il locale dopo le 23 perché a quell’ora lì c’è il cambio di clientela, con l’arrivo degli under 25, per i quali il venerdì e il sabato viene riservato lo spazio con intrattenimemnto musicale. L’invito però secondo Vergili non era stato espresso con il dovuto garbo dallo stesso Domenichini e con il dovuto rispetto per la sua condizione di diabilità. Esploso il caso sui media e addirittura in consiglio comunale, Domenichini si era scusato dichiarando che le sue parole “erano state fraintese“.

La vicenda ha sollevato invettive e polemiche in questi giorni e ha indotto anche il sindaco a farsi avanti chiendo spiegazioni e delucidazioni.

Così ieri c’è stato l’incontro chiarificatore tra Daniele Domenichini e Valerio Vergili alla presenza del sindaco Luca Salvetti, il quale aveva definito "inaccettabile la situazione emersa dall’episodio avvenuto al Bar dell’ippodromo".

"Eravamo stati chiari sia nei commenti rilasciati alla stampa, sia nel dibattito in consiglio comunale. – ha dichiarato ieri il garante delle persone disabili Valerio Vergili – la frequentazione di un locale non può essere legata alla carta d’identità e non sono accettabili limitazioni per indirizzare la frequentazione ad un pubblico più o meno giovane. Un po’ di leggerezza nel gestire la situazione, qualche frase inopportuna e l’ idea di organizzare le presenze per fasce di età impedendo ad altri di poter rimanere nel locale, questi gli errori ammessi dai gestori. Il dispiacere per essermi trovato in una situazione assurda e la voglia di sottolinearla per richiamare alcuni valori che vedono questa città rifiutare qualsiasi tipo di discriminazione, queste sono le riflessioni che ho fatto all’incontro dal quale è anche emersa la voglia dei gestori del Pizzino al galoppo di evidenziare alcuni concetti base della loro attività, in primis l’inclusione, poi l’indirizzo di offrire ai ragazzi un luogo di aggregazione in una fase in cui la nostra città, come tutte le altre, ne ha estremo bisogno".

"Ci dispiace per quanto è successo – ha detto il titolare della gestione - e ci impegneremo a rivedere le modalità di accesso alla struttura. Invitiamo già da ora tutti quanti a venire a trovarci e a rendersi conto dell’ambiente bello e accogliente che abbiamo creato".

M.D.