Catena umana per salvare uomo caduto nel canale

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E’ caduto in acqua nel canale all’altezza di Scali delle Macine, rischiando di annegare. A salvare un uomo di 39 anni sono stati due Carabinieri del Reggimento Paracadutisti “Tuscania” liberi dal servizio: il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Pietro Bray e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Simone Urbinati. Intorno alle 18,45, il Brigadiere Capo Bray, che abita proprio dove è avvenuto il fatto, veniva avvertito dalla moglie di aver sentito un uomo cadere in acqua. Subito il brigadiere si è precipitato

lungo l’argine del fosso per individuare e cercare di recuperare il malcapitato, chiedendo una mano ai passanti.

A raccogliere il grido di aiuto interveniva solo il suo commilitone, l’Appuntato Scelto Urbinati, anche lui abitante in quella zona. I due militari sono saliti su un’imbarcazione e trovata una cima alla cui estremità era assicurato un galleggiante, formando una catena umana, hanno lanciato la corda.

Al secondo tentativo, i due Carabinieri sono riusciti ad agganciare al piede del 39enne il galleggiante.

Con tutta la loro forza il Brigadiere Bray e l’Appuntato Urbinati hanno portato sulla poppa del natante l’uomo, violaceo e privo di sensi.

L’uomo è stato subito posto su un fianco: manovra, questa, che ha consentito di salvargli la vita. È iniziata a fuoriuscire l’acqua ed il 39enne ha aperto gli occhi. Proprio in quel momento è giunto il personale sanitario che ha proseguito l’attività di soccorso. Ora saranno fatti i dovuti accertamenti per stabilire la dinamica dell’incidente.

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