Chiesta la sospensiva della graduatoria

Livorno, il ’concorsone’ del Comune nel mirino di un ricorso al Tar. L’assessore Viola Ferroni: "Riteniamo di aver operato correttamente"

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Una tegola è caduta sull’ultimo ‘concorsone’ per ricoprire 39 posti per amministrativi del Comune di Livorno. Si è svolto nel novembre 2021 al PalaModigliani dove si sono presentati 4262 candidati sui 7801 che hanno fatto domanda. La graduatoria, al termine delle prove con 784 idonei, è stata pubblicata lo scorso 10 febbraio. Per legge dalla data di pubblicazione ci sono 60 giorni di tempo per fare ricorso al Tar contro la graduatoria.

"Infatti il 10 aprile, l’ultimo giorno utile, è stato notificato all’amministrazione comunale - fa sapere l’assessore Viola Ferroni con delega al bilancio e al personale - un ricorso non ancora depositato al Tar, da una delle persone in graduatoria. Ha contestato che nel quizzone ad una domanda sia stata riferita come corretta una risposta classificata tale dalla commissione incaricata di esaminare le risposte date dai canditi. Il ricorrente ritiene che la risposta corretta sia la sua, non quella indicata dalla commissione".

Sempre la Ferroni precisa: "Abbiamo scelto di affidarci alla Formez per l’organizzazione del concorso (è una partecipata del Ministero della funziona pubblica). Abbiamo poi scelto di avere una commissione interna incaricata di vagliare le risposte dei candidati. Sulla base del suo lavoro, la commissione ha formato la graduatoria tenendo di conto dei risultati dei candidati e dei requisiti richiesti. La commissione ha scelto i test da sottoporre ai candidati, attingendo alla banca dati delle domande elaborate dal Formez. I candidati sono stati divisi in 11 batterie e tutto è andato bene. Ogni batteria di concorrenti aveva quiz diversi e per tutti i candidati le risposte avevano una sequenza diversa".

Aggiunge l’assessore Ferroni: "Ora aspettiamo che il ricorso sia depositato. Chi ha fatto ricorso ha chiesto la sospensiva della graduatoria. Dal momento in cui sarà depositato il ricorso, il Tar avrà 30 giorni per esprimersi. L’amministrazione da parte sua difenderà l’operato della commissione per due motivi: anche qualora fosse riconosciuto che la risposta corretta era un’altra, questo non modificherebbe granché la posizione del ricorrente in graduatoria per poter rientrare nella programmazione assuntiva dell’ente. Il secondo luogo siamo convinti che la commissione abbia lavorato bene".

Inoltre "non è previsto che il concorso venga ripetuto. Piuttosto ci sarebbe il rischio di ulteriori ricorsi da parte degli altri idonei in graduatoria". Conclude la Ferroni: "Non dimentichiamo che il Tar potrebbe anche dichiarare l’inammissibile il ricorso".

Monica Dolciotti