"Ci sono agenti che lavorano fino a 16 ore al giorno per coprire i turni"

La denuncia di Mauro Barile segretario generale territoriale della Uil polizia penitenziaria che sollecita soluzioni

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È ancora in attesa, dopo una settimana, della risposta dell’amministrazione penitenziaria e del ministero della giustizia Mauro Barile, segretario generale territoriale della Uil pa polizia penitenziaria. Insieme agli altri rappresentanti sindacali di categoria (Sappe, Osapp-alsippe, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil), è stato ricevuto in Prefettura per rappresentare la difficile realtà del carcere delle Sughere di Livorno "dove i detenuti hanno compiuto aggressioni fisiche e verbali verso il personale di custodia – ricorda Barile – e il personale del servizio sanitario pubblico, inclusa una violenza sessuale ai danni di una operatrice sanitaria denunciata anche dal sindacato infermieri Nursind". Tutto questo è imputabile "alle carenze croniche dell’organico della polizia penitenziaria" ricorda ancora una volta Barile". Di l’invito alla Prefettura di Livorno di rappresentare al Governo le problematiche illustrate "perché prenda provvedimenti al più presto. – l’esortazione di Barile – In gioco ci sono la sicurezza e la salute di tutto il personale che alle Sughere nei turni serali e notturni è pari solo al 50% dell’organico necessario. Nei turni mattutini manca il 30% di agenti necessari. In questo periodo dell’anno la situazione viene appesantita dalla mancanza di personale che è in ferie". Così capita sovente, specie in estate, che "ci siano colleghi disposti a coprire i turni – segnala Mauro Barile – oltre l’orario di servizio lavorando addirittura fino a 16 ore il giorno. Questa situazione porta inevitabilmente a creare condizioni di lavoro nelle quali gli operatori sono affaticati e stressati e questo può incidere pericolosamente sulla loro lucidità e capacità di risposta in situazioni difficili e di rischio". Conclude Barile: "Come già annunciato una settimana fa, resta confermato lo stato di agitazione e non si escludono ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori".

Monica Dolciotti