Ciao don Franceso Fiordaliso, il prete degli ultimi Il duomo gremito, l’ultimo abbraccio dei suoi scout

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La cattedrale era piena di persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a don Francesco Fiordaliso, il "prete degli ultimi". La cerimonia è stata presieduta dal Vescovo Simone Giusti, l’omelia di don Piergiorgio Paolini, suo direttore spirituale, che con grande commozione ha ripercorso i tratti salienti della vita di un uomo poliedrico, di grande spessore umano, religioso e dedito al fare concreto, attraverso il servizio agli ultimi, ai carcerati, negli scout, con i diversamente abili a Castiglioncello, e alle donne vittime di violenza nella comunità Giovanni XXIII. Per sua volontà la messa è stata animata dagli scout. Alla cerimonia oltre, ai suoi cari, era presente il clero livornese al completo, tutte le persone, le associazioni e le istituzioni che nel tempo lo hanno conosciuto e amato, di cui molti venuti a Livorno da tutta Italia per l’ultimo saluto. Nei ricordi è emerso lo spessore di un sognatore con i piedi per terra: dalla sua vocazione al servizio a quella per la preghiera, cominciata a Val Serena, poi la passione per gli animali, i musical, il calcio, ma anche tutti i momenti belli vissuti con le sue comunità Castiglioncello, San Pio X alle Sorgenti, e da ultimo il carcere come cappellano. "Una volta in riva al mare di Castiglioncello mi indicò un luogo sulla scogliera – ha detto il Vescovo – disse che quello era il suo monastero, una casetta dove gli piaceva andare a pregare, sono sicuro che adesso sarà nel suo monastero in riva al mare presso la Casa del Padre".

Simone Bacci