MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Ciminiere ex Borma, denuncia di Amadio e Perini: “Sono molto pericolose”

Livorno, le persone che lavorano e abitano nel Supercondominio ex Borma hanno chiesto aiuto ai due esponenti di FdI. “Il Comune deve intervenire”

Le due famigerate ciminiere che svettano minacciose sul Supercondominio ex Borma in via delle Cateratte

Le due famigerate ciminiere che svettano minacciose sul Supercondominio ex Borma in via delle Cateratte

Livorno, 10 maggio 2025 – Le due ciminiere dismesse ex Borma in via delle Cateratte, alte settanta metri, incombono minacciose sulle teste di tutti coloro che frequentano la zona per lavoro, o altro, o che più semplicemente sono di passaggio. Appartengono alla società Inwit Spa (società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per telecomunicazioni elettroniche) e da anni “perdono pezzi, perciò l’area sottostante è stata transennata fino a occupare parte della carreggiata di via delle Cateratte. – denunciano Marcella Amadio e Alessandro Perini consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – Nessuno le ha messe in sicurezza”.

I due esponenti meloniani hanno incontrato ieri le decine di persone che hanno chiesto il loro aiuto e che lavorano, o vivono nel Supercondominio ex Borma: con uffici, farmacia, ambulatori, un bar, agenzia corriere, abitazioni e una sede distaccata dell’Agenzia delle Dogane, sul quale svettano le due ciminiere.

Già nel dicembre 2024 Perini ha presentato un’interrogazione per sapere “se il suolo pubblico intorno alle due ciminiere, delimitato da transenne per non far avvicinare nessuno, risalente al dicembre 2019 su richiesta della società Inwit Spa che detiene la proprietà delle ciminiere, sia ancora formalmente occupato e gravato dall’obbligo di pagare la r tassa di occupazione del suolo pubblico”. A febbraio di quest’anno con risposta scritta firmata dall’assessore Rocco Garufo, gli è stato risposto che “l’Amministrazione sta procedendo ad attivare le seguenti attività, ovvero verifica tramite i competenti Organi in ordine alla persistenza della occupazione di porzione del marciapiede (in via delle Cateratte) e alla effettiva concreta consistenza della stessa”. Sempre nella risposta scritta è riportato: “Fermo restando che alla stregua delle risultanze dell’accertamento formale, questo Ente per il tramite degli Uffici competenti nei vari ambiti di materia, adotterà i provvedimenti conseguenti”. L’amministrazione inoltre disporrà “le verifiche in ordine alla effettiva persistenza dei motivi e delle circostanze a fondamento dell’avvenuta originaria delimitazione”. “Nel frattempo alla Inwit Spa e per conoscenza anche alla Polizia Municipale, al Comune e alla Protezione Civile, – hanno sottolineato Amadio e Perini – sono state inviate segnalazioni di pericolo e relative diffide tramite PEC. Ma non c’è stata risposta”. La Amadio ha concluso: “Il Comune per legge ha facoltà di imporre alla proprietà delle ciminiere di far eseguire interventi di messa in sicurezza, cosa che invece non ha fatto”.