Tentano di imbarcarsi su un traghetto per Livorno: scoperti tre clandestini

Sono stati bloccati prima della partenza del traghetto da Olbia

Un traghetto (immagine di repertorio)

Un traghetto (immagine di repertorio)

Livorno, 9 febbraio 2022 - Al porto di Olbia un gruppo di algerini ha cercato ieri sera di imbarcarsi clandestinamente su un traghetto diretto a Livorno, nascondendosi sotto i rimorchi dei mezzi in sosta nei piazzali dell'Isola bianca.

Attorno alle 20 di ieri sera, martedì 8 febbraio,  il personale della sicurezza dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna (Adsp) ha avvistato almeno tre giovani. In particolare, uno, fra i 25 e i 30 anni, si era aggrappato al pianale di un rimorchi nel tentativo di superare il varco dell'area ad accesso ristretto. Quanto stava avvenendo non è sfuggito al personale, che è intervenuto. Secondo quanto riferito dall'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, il giovane è stato consegnato alla polizia, intervenuta assieme agli uomini della capitaneria di porto, per le operazioni di identificazione. Gli immigrati clandestini generalmente sono spesso mossi dalla ricerca di condizioni economiche migliori, provenendo generalmente da Paesi poveri.

L'immigrazione illegale, così come quella regolare, è un fenomeno di cui sono oggetto generalmente i Paesi più ricchi e segue rotte e modalità di trasporto svariate. Tali spostamenti vengono definiti irregolari se avvengono senza la necessaria documentazione. Le persone che si muovono in questa maniera spesso mettono a rischio la propria vita, e si ritrovano a viaggiare in condizioni difficili per sfuggire ai controlli. Viaggiano nascosti nei tir, dove molti perdono la vita schiacciati dal peso delle merci, altri sono morti di freddo attraversando i valichi di frontiera. Altri, come in questo caso, si aggrappano al pianale di un rimorchi nel tentativo di superare il varco dell'area ad accesso ristretto, per cercare in tutti i modi di imbarcarsi clandestinamente sui traghetti, tentando così di raggiungere altre mete i destinazione.

Quanto accaduto ieri, martedì 8 febbraio, come fa sapere l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, non è il primo episodio di imbarco clandestino verificatosi nei porti di competenza dell’ente. Per tale ragione, soprattutto a tutela della salute di tutti coloro i quali, per disperazione, tentano di superare i confini dell’isola con i mezzi più disparati, l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna ha già da tempo intensificato il controllo sui mezzi pesanti in imbarco, attivando delle ronde nei piazzali di sosta dei semirimorchi.

Maurizio Costanzo