Classe 4B istituto comprensivo Marconi di Venturina

Aveva scelto di vivere alla stazione di Campiglia ed era diventato la mascotte dei treni pendolari

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Era un cane tranquillo, di cui non si sapeva niente: era apparso dal nulla, scendendo da un treno merci, un giorno qualunque. Lampo era un cane speciale perché amava vivere in stazione e, nonostante l’affetto per un ferroviere in particolare, ogni sera, ovunque fosse, tornava a dormire alla stazione di Campiglia Marittima, che ha questo nome ma si trova ai margini della frazione di Venturina Terme. Accompagnava il suo “umano” a casa ogni sera seguendolo sul treno che da Campiglia portava a Piombino e cenava spesso in compagnia della sua famiglia, ma poi correva in stazione per prendere l’ultimo treno della giornata per rientrare nella sua biglietteria a Venturina. Imparò anche gli orari dei treni del mattino per andare a Piombino ad accompagnare la figlia del ferroviere da casa all’asilo e al pomeriggio tornava per prelevarla dall’edificio scolastico e riaccompagnarla a casa. Lampo viaggiava anche da solo: si rannicchiava sotto i sedili e aspettava paziente la fine del viaggio. La maestra ha raccontato agli alunni che la stazione di Campiglia Marittima, fino a pochi decenni fa era il cuore della Val di Cornia e qui arrivavano e partivano persone, animali e merci in continuazione, essendo l’unica stazione ferroviaria della zona: era tutto un via vai di treni merci e passeggeri e numerose persone partivano o arrivavano sui suoi binari. Una mattina di ottobre la classe è andata a vedere quel piccolo monumento di pietra bianca che molti non aveva mai notato in stazione essendo posto in un’aiuola quasi alla fine del marciapiede della stazione stessa che affianca i binari, soffermandosi poi a fare colazione in sua compagnia dopo la lunga camminata da scuola fino a lì. I ragazzi si sono appassionati subito alla sua storia e hanno letto due testi che lo riguardano: “Lampo il cane viaggiatore” di Elvio Barlettani, che è proprio l’uomo che divenne il suo migliore amico qui a Venturina e un nuovo libro scritto da Daniele Nicastro per la collana Il Battello a Vapore che si intitola “Lampo il cane ferroviere”che invece cerca di ricostruire le sue avventure nel periodo forse più buio della sua vita.

Lampo è stato abbandonato come accade ogni anno in Italia a circa 80.000 gatti e 50.000 cani: più dell’80% di questi rischia di morire di stenti, di incidenti o maltrattamenti. Cosa possiamo fare noi, se vediamo un cane abbandonato? Chiamare il 112: polizia stradale in autostrada; chiamare il 113: polizia municipale in città, contattare il Corpo Forestale dello Stato al 1515, contattare il Corpo Forestale dello Stato al 1515 o i vigili del fuoco al 115 o il Team Antiabbandono animali 3341051030.