Simula il gesto del coltello alla gola ai poliziotti: denunciato e rimpatriato

Fermato dagli agenti delle Volanti in piazza Garibaldi. Aveva partecipato alla protesta per la morte del connazionale annegato nel Fosso Reale

Volanti della polizia in piazza Garibaldi (Foto Novi)

Volanti della polizia in piazza Garibaldi (Foto Novi)

Livorno, 5 maggio 2021 - Un tunisino di 23 anni è stato denunciato dalla polizia e accompagnato al centro di permanenza per il rimpatrio di Potenza dopo essere stato fermato in piazza Garibaldi, qui a Livorno. Non solo: alla protesta per la morte del connazionale Fares Shgater il 26 aprile aveva inveito contro la polizia. Gli agenti delle volanti lo hanno avvicinato per un controllo. In risposta lo straniero si è rifiutato di fornire le generalità e ha minacciato i poliziotti simulando il gesto del coltello alla gola. Accompagnato in questura, è emerso che a suo carico c’erano non solo precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, ma anche per soggiorno irregolare sul territorio nazionale perché sbarcato clandestinamente e respinto nel 2017. Così il ventitrenne è stato denunciato per minacce a pubblico ufficiale, per il rifiuto a fornire le generalità ed è stato accompagnato al Cpr di Potenza per l’allontanamento definitivo dal territorio nazionale.

Come detto, aveva partecipato alla manifestazione di protesta a Livorno il 26 aprile per la morte del connazionale di 26 anni Fares Shgater annegato nel Fosso Reale mentre tentava di sottrarsi a un controllo di polizia. Ebbene, il 23enne fermato il 3 maggio si era messo in evidenza per le sue violente esternazioni contro le forze dell’ordine, dalle quali però la Comunità Tunisina ha preso le distanze. La stessa Comunità Tunisina ha anche provveduto a far cancellare le scritte ingiuriose contro la polizia fatte con vernice spray nera sulla spalletta del Fosso il 26 aprile.