"Non possiamo sostenere un altro lockdown"

Catia Giannoni, Confcommercio Cecina

Gli operatori del commercio e dei servizi sono costretti a limitare il lavoro

Gli operatori del commercio e dei servizi sono costretti a limitare il lavoro

Cecina (livorno), 27 ottobre 2020 -  «La decisione di togliere il lavoro a centinaia di migliaia di imprese, cioè a centinaia di migliaia di lavoratori, non può trovarci d’accordo. E questo è un assoluto eufemismo" afferma Catia Giannoni del direttivo Confcommercio di Cecina. E in una città come Cecina, che fonda la sua economia su commercio e turismo, la limitazione a bar e ristoranti costretti a chiudere alle 18 investe centinia di imprese e posti di lavoro. "Sia chiaro – spiega Catia Giannoni – non si tratta di salute contro economia. Si tratta di avere la lucidità e la determinazione per gestire i problemi là dove si manifestano. Dobbiamo contenere i contagi e limitare gli assembramenti. Va bene. Allora vediamo dove sono le criticità : movida, scuole e mezzi pubblici".

«Nonostante un’estate vissuta con sufficiente normalità, i contagi, nei mesi estivi, sono rimasti in numero contenuto– osserva Confcommercio Cecina – le attività collegate al turismo hanno evidentemente fatto il proprio dovere, da questo punto di vista. I contagi sono ripresi ad aumentare con la riapertura delle scuole. Ci vogliamo fare delle domande? Con il nuovo Dpcm ogni attività deve esporre un cartello, che riporti il numero massimo di persone ammesse nel locale. Queste regole, semplicemente, vanno applicate. Invece di togliere il lavoro a così tante persone da un giorno all’altro, forse è meglio effettuare i controlli".