"Commercio, troppe carte nel regolamento"

Analisi e richieste di Pieragnoli direttore della Confcommercio: "Chiediamo una semplificazione delle procedure comunali"

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Via Ricasoli, soluzioni poco pensate che creano solo danni. Questo è il titolo di un comunicato stampa inviato qualche giorno fa da Confcommercio. Ne parliamo con il direttore provinciale Federico Pieragnoli.

Cosa chiede Confcommercio per il salotto buono della città?

"Il Comune è spesso attento alle richieste di Confcommercio, per questo chiediamo di evitare soluzioni tampone non condivise. Alcuni problemi puntuali come le fioriere di via Ricasoli vanno aggredite subito, e per la sicurezza, e per l’accesso agli esercizi commerciali. Ma quello dei centri storici è un tema che va affrontato all’interno di un piano di ampio respiro che coinvolga le categorie economiche e gli altri portatori di interesse. Urbanistica, viabilità, parcheggi, decoro, raccolta rifiuti, sicurezza sono materie che hanno un forte impatto sulla vita economica e sulla vivibilità complessiva dei centri urbani".

Direttore qual è il suo giudizio sul decoro del centro di Livorno? Ritiene che si potrebbe fare di più, se si cosa?

"Livorno ha problemi ben più gravosi del semplice “decoro”. Fosse male dei gabbiani e dei piccioni. Come spesso siamo costretti a rimarcare, gli esercenti di piazza Grande la mattina trovano scene da Zoo di Berlino. La fragilità economica affonda le radici negli anni prepandemia , ma il disagio sociale oggi è ancora preoccupante, in centro come in periferia. Il presidio delle forze dell’ordine insieme a una maggiore educazione dei giovani aiuterebbero. Impresa, lavoro, occupazione e senso del bene pubblico sono indispensabili".

La sosta in centro, cCosa si può migliorare?

"Tutto. Dalle navette per chi parcheggia al mercatino americano, alla prima mezz’ora gratuita per permettere di fare acquisti veloci. Il traffico in centro è un problema ma deve e può essere risolto con scelte condivise".

Cosa ne pensa della pedonalizzazione dei centri cittadini dedicati allo shopping?

"Il punto è sempre lo stesso: dare al commercio di vicinato le stesse opportunità che ha la grande distribuzione. Se i negozi del centro chiudono perdono gli imprenditori, gli occupati, i cittadini, il fisco. La pedonalizzazione in alcuni luoghi rappresenta una miglioria, in altri sancisce la morte. La pianificazione richiede equilibrio".

Suolo pubblico, lei ritiene che siano state date risposte adeguate alle richieste avanzate dagli imprenditori titolari delle attività del centro?

"Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’amministrazione di Livorno durante la pandemia ed oltre. Dobbiamo ringraziare il sindaco e gli assessori Ferroni e Garufo per aver destinato risorse all’abbattimento della Tosap in una situazione emergenziale. Oltre l’emergenza, facciamo pressing per una semplificazione del regolamento comunale, che significa: meno tempo speso per le scartoffie, meno soldi spesi per pareri tecnici a situazione invariata. Siamo fiduciosi".

Michela Berti